Covid, CNA Lombardia: “Lockdown differenziati? Allora anche aiuti più sostanziosi ai territori più colpiti”
CNA Lombardia segue con interesse ed apprensione l’evoluzione del confronto tra Governo, Parlamento e Regioni in merito a nuove e più restrittive misure di contenimento della pandemia da Covid-19.
Il calo dei principali indicatori economici sfiora e supera la boa della doppia cifra.
“Nei prossimi giorni presenteremo un focus sui principali indicatori economici lombardi e ci confronteremo con un gruppo di parlamentari e consiglieri regionali del territorio per testimoniare loro le nostre preoccupazioni ma anche per ipotizzare insieme alcune soluzioni. Siamo come sempre animati da spirito costruttivo”, precisa il Presidente di CNA Lombardia, Daniele Parolo
“Se Governo, Regioni, Sindaci delle principali città, dovessero scegliere la via del lockdown differenziato in base alla gravità della situazione pandemica, allora pensiamo sia equo e questa volta inevitabile anche differenziare l’intensità degli aiuti alle imprese e ai lavoratori. Non possiamo trattare allo stesso modo territori estremamente colpiti, come la Lombardia ed in particolare Milano, e territori che al momento non risultano sensibilmente intaccati dal virus in termini di competitività e coesione sociale.”, conclude Parolo.
Anche il Segretario regionale CNA, Stefano Binda, è persuaso che il Governo stia producendo uno sforzo considerevole ma poco incisivo perché indifferenziato e poco selettivo: “Si rischia ancora una volta di dare pochissimo a quasi tutti. Bisogna invece ristorare le fasce imprenditoriali e sociali più in difficoltà per via del fermo tecnico delle attività disposto dal Governo ai fini del contenimento della pandemia. Un intelligente uso della leva fiscale sarebbe consigliabile: congeliamo gli impegni fiscali delle categorie che non hanno avuto nemmeno i flussi di cassa indispensabili per sostenere questo onere.”