Elena Sofia Ricci interpreta Rita Levi Montalcini, “Spero sia un esempio per ragazzi”
Nel cast del film, oltre alla Ricci, ci sono Luca Angeletti (Franco, collaboratore storico della Montalcini), Franco Castellano (il professor Levi), Ernesto D’Argenio (Lamberti) e Maurizio Donadoni (il professor Poli-Richeter).
Una donna protesa verso i giovani e, insieme, una donna divertente e appassionata del suo lavoro. Questa è, per Elena Sofia Ricci, Rita Levi Montalcini, la scienziata – premio Nobel nel 1986 – cui dà il volto nel film a lei dedicato, in onda su Raiuno giovedì 26 novembre in prima serata.
Il film “Rita Levi Montalcini” è una coproduzione Rai Fiction-Cosmo Productions EU, diretto da Alberto Negrin, e parte dal culmine della carriera scientifica della Montalcini e analizza con estrema delicatezza il dilemma morale che le ha amareggiato gli ultimi anni di attività: l’impossibilità di trovare un’applicazione clinica alla sua scoperta scientifica, il Fattore di Accrescimento Nervoso (NGF).
Una sfida con se stessa incarnata nel film dalla storia di Elena (Elisa Carletti), una giovanissima violinista che rischia la cecità a causa di una rara patologia alla cornea di origine neurologica. La scienziata si trova a un bivio: godersi la fama e i traguardi raggiunti o rimettersi in gioco rischiando il fallimento.
Elena Sofia Ricci considera un onore avere avuto la possibilità di interpretare quella che spera sia “un esempio per i ragazzi. E’ una donna appassionata del suo lavoro ma anche una donna divertente”. Per darla il volto l’attrice si è sottoposta a ore e ore di trucco (“due ore e mezza al giorno, dovevamo restituirla com’era quando aveva circa 78 anni”) ma il risultato, come vedranno gli spettatori di Raiuno, è decisamente convincente.
A rendere il tutto il più simile all’originale c’è stato anche il contributo di Piera Levi Montalcini, nipote della scienziata: “Durante le riprese ci ha quotidianamente suggerito, e spesso corretto, indicandoci anche quali fossero persino i colori preferiti per gli abiti, i gioielli e le scarpe della zia” ricorda il regista Negrin.
Seppur concentrandosi su un periodo ben preciso della vita della Montalcini, il film presenta numerosi flashback per raccontare anche altri momenti della sua vita come l’infanzia a Torino o l’arrivo in Italia delle leggi razziali.