Gallarate: quale futuro per la città?
Il futuro di Gallarate noi lo immaginiamo più democratico
Quale futuro per la città?
Il refrain “ordine e pulizia” ha fatto breccia nelle cabine elettorali gallaratesi quattro anni fa, regalando al centro destra la chance di dimostrare ciò che sa fare: propaganda. La pulizia è stata fatta, ma non della delinquenza in stazione bensì tra gli assessori, e solo a seguito di alcune inchieste giudiziarie, la più famosa delle quali relativa alla mensa dei poveri, un successo delle forze dell’ordine riuscito anche grazie al Decreto Spazzacorrotti del Ministro M5S Bonafede. Nel frattempo la micro criminalità non è arretrata di un passo e il senso di sicurezza dei cittadini non è migliorato di una virgola.
Il futuro di Gallarate noi lo immaginiamo più democratico, concreto, meno arrogante, più green, non condizionato dagli amici degli amici e più attendo alle necessità di tutti a partire dalla mobilità sostenibile che ci auspichiamo diventi un volano economico. Recentemente a Gallarate sono stati assegnati ben 189mila€ per le ciclabili, e Cassani derubrica la questione a “contentino dei sinistri che regalano monopattini”, con evidente riferimento tanto al Governo Conte quanto alle proposte del Pd cittadino. Sarebbe molto proficuo invece rendere il centro raggiungibile da tutti i quartieri senza l’uso delle auto, parcheggiarle al Seprio per liberare così le piazze, renderle vivibili, e rese più frequentate saranno anche più sicure. Le attività commerciali hanno bisogno di interventi seri e mirati, non certo degli interventi sporadici e senza contesto degli ultimi quattro anni. E poi creare aggregazione e in questo modo favorire i consumi. Altro che sprecare risorse in progetti che eliminano il verde senza nessun vantaggio per il cittadino!
Per fortuna questo ciclo volge al termine, dobbiamo cogliere l’occasione per una inversione di rotta ed è ai cittadini che ci rivolgiamo, quelli che si sono espressi per il bilancio partecipato della scorsa amministrazione, processo decisionale imperfetto per come applicato e fummo critici a suo tempo per migliorarlo, ma sicuramente un passo nella direzione giusta che ha permesso per esempio l’installazione del chiosco nella Villa Parco Bassetti, attività che il cdx non è riuscita ad assegnare per due anni!
Ad oggi il M5S a Gallarate non ha rappresentanti, di questo ci rammarichiamo perché i sostenitori nella città dei due galli sono molti, e anche perché il nostro impegno come attivisti è stato sacrificato in nome del rispetto di procedure interne nazionali utili a limitare potenziali arrivisti, procedure che col senno di poi si possono riconoscere come superate. Per fortuna il M5S evolve e contiamo di poter esprimere la nostra idea politica in modo più concreto nella tornata elettorale del prossimo anno, non escludendo la possibilità di correre insieme alla compagine che più si avvicina alla nostra idea di futuro di Gallarate. Stay tuned.
Nicolò Invidia - M5S Parlamento della Repubblica
Roberto Cenci – M5S Regione Lombardia