Coronavirus e lavoro. L’esercito silenzioso dei liquidatori, degli impiegati e degli addetti del settore assicurativo che non si è fermato nonostante l’emergenza Se ci sono migliaia di cittadini che sul campo stanno combattendo la battaglia per contenere il virus, salvare migliaia di vite umane, mantenere l’ordine pubblico e che sono giustamente considerati “eroi” perché sfidano la malattia in prima persona e tra questi medici, operatori sanitari, membri delle forze dell’ordine e della protezione civile, sindaci ed amministratori locali e tutti coloro che sono in prima linea per loro professione, vi è, tuttavia, un esercito silenzioso di altrettante centinaia di migliaia di lavoratori che continua a mantenere in piedi la nostra economia senza “rimanere a casa”, perché se rimanesse a casa il Paese sarebbe già al completo collasso. Senza voler dimenticare alcuna categoria, alcun lavoratore, un pensiero particolare oggi va a tutti i colleghi liquidatori e a tutti gli impiegati e in generale agli addetti del settore assicurativo, tiene a precisare Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, - veterano con esperienza quarantennale nel comparto - che non vuole dimenticare tutti coloro che continuano a lavorare negli uffici e chi da casa tramite gli strumenti dello smart working, perché grazie a loro cittadini e imprese possono vedersi assicurata la continuità degli indispensabili servizi di un altrettanto imprescindibile settore dell’economia quale quello delle assicurazioni.