Dopo settimane di trattative, dopo sei ore di chiacchiere e ci risiamo, il lungo vertice notturno si è concluso con la formula ormai diventata abituale, passa il decreto semplificazioni, ma “salvo intese”. In pratica adesso facciamo l’annuncio poi cerchiamo di capire cosa si deve fare.
Difficile trovare la quadra tra i tanti distinguo, ma soprattutto tra i tanti interessi in ballo (deroghe alle norme sugli appalti, sulle opere da affidare a commissari, sull’abuso d’ufficio sull’interoperabilità dei dati), ma il nodo più difficile da sciogliere sembra essere quello sull’elenco delle opere da sbloccare e che dovrebbero essere 40/50.