Gentili concittadini, oggi vi devo dare alcune notizie non belle: la prima, molto grave, è che Induno piange un'ennesima vittima di questo maledetto covid: sono già 18 le persone scomparse in conseguenza del virus. Alla famiglia l'abbraccio e la vicinanza mia e di tutta la popolazione indunese.
Al momento a Induno sono 41 i casi attivi e 544 le guarigioni da inizio pandemia.
Comincia così il comunicato ufficiale diffuso ieri dal sindaco Cavallin che ha scelto la via della trasparenza, non come altri suoi colleghi, che non vogliono pubblicizzare i dati per non creare allarmismo.
L'allarme c'è da tempo, ed è fondato, visto che muoiono persone, poi è chiaro che dobbiamo tutti fare la nostra parte, non è sufficiente l'intervento delle Istituzioni senza la collaborazione dei cittadini.
Altra triste notizia del sindaco, il suo contagio:
"Devo altresì dirvi che anch'io - essendo stato in contatto prolungato - benché con mascherine e distanziamento - con un dipendente comunale risultato positivo questa mattina a tampone - sono da oggi in quarantena preventiva. In accordo col mio medico curante, settimana prossima farò un tampone di controllo per verificare se nel frattempo avrò incubato la malattia. Tengo a precisare che il dipendente positivo non aveva relazioni col pubblico, non ha avuto altri contatti a rischio e dunque non c'è motivo di particolare allarme per quanto riguarda l'accesso agli uffici comunali.
Le precauzioni e le cautele da tenere sono ben note ma vanno sempre rispettate. Nel fine settimana mi trovavo al Montallegro per un sopralluogo nel punto in cui una pianta divelta dalla neve è caduta su una linea di alta tensione, e ho constatato quante persone cerchino nei nostri boschi un luogo dove fare attività fisica: è bene sempre essere prudenti e rispettosi degli altri, tenendo le distanze, indossando la mascherina (lo so, certe volte è difficile, specie quando si è soli...) ma sono cose che vanno fatte per evitare brutte sorprese, a se stessi e a chi incontriamo.
Durante il sopralluogo, ho potuto con piacere constatare il gran lavoro svolto in particolare da Andrea della Fontana, membro dell'associazione "Strade Pulite" che si è preso cura di raccogliere i rifiuti buttati da gitanti incivili nel sottobosco e riporli in sacchi, che io ho poi dato mandato all'Ufficio Tecnico di andare a ritirare. Grazie dunque a lui e a Strade Pulite!"