LORENZANI GIULIA ricorda il padre con affetto
MI OFFRIVA L'OPPURTUNITA' DI PUBBLICARE UN RICORDO DI MIO PADRE PRESSO IL SUO GIORNALE.
IN QUESTO MESSAGGIO NON ENTRERO' NEL MERITO DELLA SUA CARRIERA LAVORATIVA PERCHE' QUESTE INFORMAZIONI SONO REPERIBILI TRANQUILLAMENTE IN RETE. VORREI PARLARE DI LUI COME UOMO, UN GRANDE UOMO.
MIO PADRE PURTROPPO E' DECEDUTO LUNEDI' 4 MAGGIO ALL'ETA' DI 56 ANNI, SI TROVAVA NELLA SUA ABITAZIONE DI CARRARA, ERA STATO DIMESSO IL SABATO PRECEDENTE A SEGUITO DI UN RICOVERO AVVENUTO IL 27 MARZO PRESSO L'OSPEDALE DEL CUORE (OPA) DI MASSA PER IL SOPRAGGIUNGERE DI UN INFARTO. PRIMA DI ALLORA NON AVEVA MAI AVUTO NESSUN TIPO DI DISTURBO ED HA SEMPRE AVUTO UNO STILE DI VITA SANO.
ERO STATA A TROVARE IL BABBO POCHE ORE DOPO LA DIMISSIONE E L'AVEVO VISTO PROVATO DALLO STRESS DEI GIORNI PASSATI MA SERENO, HA GIOCATO CON MIO FIGLIO FLAVIO CHE ERA IL SUO GRANDE AMORE.
IL LUTTO DI UN GENITORE E' PER TUTTI I FIGLI UN EVENTO TRAGICO MA QUANDO AVVIENE ALL'IMPROVVISO SU SOGGETTI SANI E GIOVANI LO SHOCK E' ANCORA MAGGIORE, INOLTRE PER ME OLTRE AD ESSERE UN PADRE ERA UN CONFIDENTE E PER UN CERTO LASSO DI TEMPO HA SOSTITUITO IL RUOLO DI MIA MADRE.
ALL'ETA' DI QUATTRO ANNI NEL 1989 SI LASCIO' DA MIA MADRE E IO INSISTETTI TALMENTE TANTO PER RIMANERE CON LUI CHE DOVETTE AFFRONTARE UNA CAUSA CIVILE PRESSO IL TRIBUNALE DEI MINORI DI GENOVA PER OTTENERE IL MIO AFFIDAMENTO.
SUSCITAVA CURIOSITA' VEDERE UN GIOVANE RAGAZZO DI 27 ANNI TRUCCARE LA SUA PICCOLA BAMBINA DURANTE IL PRIMO SAGGIO DI DANZA CLASSICA E PER ME ERA UN ORGOGLIO.
DEVO A QUEST'UOMO UMILE, MITE E PURO DI MANTENERE VIVA LA SUA MEMORIA, CONDIVIDENDO QUANTO PIU' POSSIBILE LE SUE OPERE D'ARTE, PER LUI RAGIONE DI SACRIFICIO MA FONTE DI ESTREMA SODDISFAZIONE.
ERA IL GRANDE MAESTRO DI SCULTURA, CHE INSEGNAVA DA DECENNI ALLA SCUOLA DEL MARMO DI CARRARA, UN MESTIERE AI SUOI ALUNNI PROVENIENTI DA OGNI ANGOLO DEL MONDO.
ERA UN ARTISTA STIMATO IN TUTTO IL MONDO, CHE SENZA SCENDERE A COMPROMESSI SI ERA FATTO DA SOLO MANTENENDO INALTERATI I SUOI VALORI.
ERA UN NONNO ECCEZIONALE DI QUELLI CHE SI SIEDONO IN TERRA CON IL PROPRIO NIPOTE A LEGGERE UN LIBRO O A GIOCARE CON IL DIDO'.
ERA UN FIGLIO FONTE DI ORGOGLIO PER I PROPRI GENITORI.
UN COLLEGA DISPONIBILE, UN CITTADINO MODELLO.
MA ERA SOPRATUTTO IL PADRE CHE TUTTI I FIGLI DOVREBBERO AVERE.
DA BUDDISTA QUALE SONO, L'HO SALUTATO SUSSURANDOGLI CHE CI SAREMO RINCONTRATI E GLI HO PROMESSO CHE L'AVREI RICONOSCIUTO, LA MIA DEDICA PER LUI E' QUESTA:
"DOMANI CONTINUERAI AD ESSERE. MA DOVRO' ESSERE MOLTO ATTENTA PER VEDERTI. SARAI UN FIORE O UNA FOGLIA. SARAI IN QUELLE FORME E MI MANDERAI UN SALUTO. SE SARO' ABBASTANZA CONSAPEVOLE TI RICONOSCERO' E POTRO' SORRIDERTI".