Montagna come ricrescita, Ministro Gelmini al tavolo tecnico di Edolo

Importante incontro con il ministro per gli Affari regionali On. Mariastella Gelmini, il Ministro per la Coesione territoriale, Mara Carfagna, la Dott.ssa Anna Giorgi, coordinatrice del tavolo tecnico scientifico e con Luca Masneri, consulente del ministero per la nuova Legge sulla montagna e Sindaco di Edolo.

Montagna come ricrescita, Ministro Gelmini al tavolo tecnico di Edolo

“E’ chiaramente emersa la necessità di rimettere al centro la Montagna, come elemento di ricrescita per un territorio che troppo spesso è stato abbandonato a sé stesso, e che, grazie al lavoro dei ministri della Lega, per la prima volta nella storia del nostro paese, è stata la beneficiaria di risorse destinate in via esclusiva, come è avvenuto nel Decreto Sostegni e nel Sostegni bis.

Adesso però è necessario che questa attenzione venga strutturata a livello amministrativo.

Un percorso lungo, che deve tenere conto delle difficoltà legislative ma anche puntare a cambiare il paradigma – dichiara Panza - riformulando il concetto utilizzato finora: invece di considerare la Montagna disagiata e quindi meritevole di contributi finalizzati a una politica più assistenziale che di sviluppo, bisogna modificare radicalmente l’approccio.

La montagna ha delle potenzialità che devono essere espresse, in modo da potersi emancipare e poter esprimere una maggiore autonomia amministrativa, fiscale ed interpretativa, con un miglior supporto anche da parte dell'Europa, cosa per cui mi sto battendo personalmente – prosegue Panza -.

Serve un’Europa che consideri la Montagna come un territorio particolarmente favorevole per implementare i pilastri della nuova politica europea, come la transizione ecologica. La Montagna è già propriamente ecologica, l’economia circolare, di cui tanto si parla, la gente delle Terre Alte l’ha sempre fatta, ed è nelle sue corde; tuttavia l’Europa non può cadere nella contraddizione di imporre ai cittadini europei di vivere in un contesto di economia circolare di resilienza (a parole) e poi mettere con le sue normative, con i suoi bizantinismi come la Direttiva uccelli, l’introduzione delle Zone a protezione speciale, i Siti di interesse comunitario (Sic), vincoli su vincoli, lacci su lacci e lacciuoli su lacciuoli che impediscono alla gente di montagna di poter vivere le Terre Alte in maniera dignitosa e strutturata – conclude Panza -. Ovviamente questo concetto va allargato non solo all’economia, non solo all’agricoltura, ma va esteso alla Scuola, alla Sanità, al Turismo, ai Trasporti ed alle infrastrutture”.

Così in una nota l’Europarlamentare della Lega Alessandro Panza, membro della Commissione Sviluppo Regionale del Parlamento Europeo e responsabile delle politiche per le Aree montane della Lega.