Monti (Lega).La Lombardia punta sulla prevenzione, disturbi alimentari
“Nel corso della legislatura – spiega Emanuele Monti - ho avuto modo di visitare la clinica Villa Miralago di Cuasso al Monte, un polo d’eccellenza
Monti (Lega): “La Lombardia punta sulla prevenzione e su una rete multidisciplinare di specialisti per contrastare i disturbi alimentari”
Milano, 20 gennaio – “I disturbi del comportamento alimentare rappresentano tra i giovani una delle principali cause di disabilità. Regione Lombardia si dota di uno strumento innovativo che permetterà di prevenire i disturbi e di trattare i nostri giovani con efficacia attraverso una rete regionale altamente specializzata”.
Così Emanuele Monti, consigliere regionale e Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, in merito al progetto di legge approvato oggi in commissione in materia di disturbi alimentari, di cui è sottoscrittore.
“Nel corso della legislatura – spiega Emanuele Monti - ho avuto modo di visitare la clinica Villa Miralago di Cuasso al Monte, un polo d’eccellenza specializzato nella cura dei disturbi del comportamento alimentare. Sulla base di quanto scaturito dal sopralluogo, abbiamo presentato un progetto di legge di cui la collega, Simona Tironi, è prima firmataria e che ho sottoscritto con convinzione. La nostra proposta, approvata oggi dalla commissione, affronta in modo serio un problema attualissimo e vuole sostenere i pazienti e le loro famiglie nel contrasto a questo tipo di disturbo”.
“L’anoressia nervosa, la bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata determinano gravi compromissioni fisiche, oltre che sociali e relazionali, con esiti a volte drammatici per i pazienti e per le loro famiglie. Le forme subcliniche caratterizzate da una minore gravità del quadro sembrano colpire mediamente il 6-10% dei soggetti di sesso femminile. In Italia, le donne con anoressia nervosa sono circa 25.000, mentre quelle con bulimia circa 100.000. In generale, i disturbi alimentari hanno un’età di esordio sempre più precoce e necessitano di una presa in carico tempestiva per ridurre drasticamente gli effetti più gravi, specialmente quelli relativi allo stato psicofisico degli adolescenti e dei giovani adulti. Addirittura, il rischio di morte per una persona con diagnosi di anoressia è fino a 10 volte maggiore di quello dei soggetti sani della stessa età e dello stesso sesso, collocandosi come la malattia psichiatrica con tasso di mortalità più elevato” argomenta il Presidente, Emanuele Monti.
“Questo scenario – aggiunge Monti - ha reso necessario un attento intervento legislativo. Attraverso le disposizioni che abbiamo approvato, Regione Lombardia implementa le iniziative di sensibilizzazione e di informazione con l’obiettivo di favorire un aggancio al sistema di cure nei confronti del paziente e della propria famiglia. Saranno formati anche gli operatori, orientando la loro predisposizione ad un approccio operativo a rete che integri varie competenze in una pluralità di setting: ambulatori, macroattività ambulatoriale complessa, ricovero ospedaliero e residenziale riabilitativo. Inoltre, il sistema di trattamento favorirà la definizione di un percorso terapeutico-riabilitativo”.
“Molto importante anche la dotazione finanziaria: sono stati stanziati 1,5 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2021-2023” conclude Monti.