Parabiago intitola la scuola primaria San Lorenzo a Felice Musazzi
Il prossimo sabato 12 giugno 2021, alle ore 11:00, presso la scuola primaria di San Lorenzo in via Pietro Mascagni 1 a Parabiago si svolgerà l'intitolazione della scuola a Felice Musazzi
L'evento rientra nelle iniziative del territorio dedicate al centenario dell'artista che ha dato vita alla ocmpgnia teatrale de "I Legnanesi".
La cerimonia verrà trasmessa in diretta streaming sulla pagina facebook istituzionale Parabiago Città (link).
Il Consiglio d’Istituto e l’Amministrazione Comunale, alla presenza degli eredi Musazzi, intitoleranno, infatti, ufficialmente l’edificio a uno dei personaggi e artisti più conosciuti del teatro dialettale milanese in occasione del centenario dalla nascita.
Felice Musazzi nacque, infatti, a Parabiago il 10 gennaio 1921 nella frazione di San Lorenzo. Da sempre manifestò una spiccata tendenza alla recitazione, tanto che, finita la guerra e dopo gli anni di prigionia in Russia, fonda, assieme a Tony Barlocco e Renato Lombardi, la compagnia teatrale dialettale I Legnanesi. L’inizio della compagnia è curioso perché, come spesso accade, tutto prende vita presso un oratorio: Legnarello, una frazione della Città di Legnano e, poiché era prevista nella recitazione delle commedie il ruolo anche di donne, ma era vietata la partecipazione di attrici, i tre interpreti uomini dovettero necessariamente travestirsi. L’originalità e la capacità di far sorridere attraverso il racconto della quotidianità di allora, portarono la compagnia al grande successo che oggi conosciamo grazie a Felice Musazzi, attore nelle vesti della Teresa, ma anche commediografo e regista teatrale.
“Il tema del dialetto, della quotidianità di allora, del fatto che le donne nel dopo guerra non potevano recitare nelle commedie teatrali -dichiara il Sindaco Raffaele Cucchi- sono curiosità che fanno parte della nostra storia e che vorremmo consegnare alle nuove generazioni per suscitare domande sull’identità di un territorio che ha vissuto nei cortili e nei campi. Una scuola intitolata a Felice Musazzi, infatti, ricorda il personaggio e apre domande sui nostri nonni e bis-nonni, su come vivevano e sulle tradizioni che avevano… la toponomastica, in fondo, è un’occasione per creare conoscenza e alimentare la cultura.”.
Durante la cerimonia di intitolazione le classi quinte si cimenteranno in canti popolari del tempo, accompagnati dal suono della chitarra e coordinati dai propri insegnanti, un lavoro che ha richiesto un impegno non indifferente per alcune parole dialettali.
“Fa molto piacere poter dare a un plesso così dinamico, collaborativo e festoso un riferimento come Felice Musazzi -racconta la Dirigente Scolastica Monica Fugaro- personaggio di simpatia e gioia in un momento, tra l’altro, in cui tutti avremmo bisogno di sorridere e sdrammatizzare. Inoltre, la frazione di San Lorenzo ben si presta ancora, seppur inserita in un contesto multiculturale, alla dimensione locale e il papà dei Legnanesi nasce proprio qui. La toponomastica serve proprio per ricordare e mantenere viva la cultura di un tempo. Ringrazio il corpo docente per l’entusiasmo che hanno messo nel realizzare questo momento celebrativo coinvolgendo i ragazzi delle quinte.”.
Il taglio del nastro e la presenza delle autorità del territorio daranno alla giornata una valenza di festa e di ripresa nonostante le misure di distanziamento che si dovranno tenere.
Il Comitato per il Centenario di Felice Musazzi (1921-2021) si unisce agli apprezzamenti per questa iniziativa: “Per la famiglia Musazzi e per il Comitato è motivo di orgoglio sapere che la città natale di Felice Musazzi ha deciso di ricordarlo nel centenario della sua nascita. Legare il suo nome a una scuola ci sembra il modo migliore per far germogliare nei giovani alunni la curiosità di riscoprire la cultura e il ricordo di un passato che non devono andare perduti.”.
“La Città di Parabiago è davvero ricca di personaggi, storia e cultura -afferma con entusiasmo l’Assessore alla Cultura Barbara Benedettelli- Poter lasciare un segno, un simbolo e anche una testimonianza di chi ha saputo, se vogliamo anche umilmente, dare lustro a questa comunità, è per la nostra Amministrazione un piacere, innanzitutto, ma anche un compito doveroso per mantenere viva l’identità del territorio.”.