Ponte Chiasso, ADM scopre materiale radioattivo

Il Prefetto di Como, su conforme parere dell’A.R.P.A., ai sensi e per gli effetti dell’art. 187, comma  3 del D.Lgs. 31/07/2020 n. 101 ha quindi disposto il respingimento del carico al soggetto  responsabile

Ponte Chiasso, ADM scopre materiale radioattivo
rifiuti radioattivi

COMO-BROGEDA COMMERCIALE: RESPINGIMENTO ALLESTERO  

DI UN CARICO DI MATERIALE RADIOATTIVO 

Como, 3 luglio 2021 – Nelle scorse ore presso la Sezione Operativa Territoriale di Ponte Chiasso,  a seguito di un controllo documentale di una scheda di circolazione -dichiarazione sommaria relativa a un carico di cascami di ferro provenienti dalla Svizzera in attesa di essere dichiarati  all’importazione, si è proceduto, tramite gli Esperti Qualificati presenti negli spazi doganali italiani, al consueto controllo dei valori radiometrici. 

Dal controllo sono emersi anomali livelli di radioattività, ciò che ha indotto immediatamente ad  attivare il protocollo di sicurezza per i casi di specie, isolando il carico in un’area ben delimitata e  interdetta al personale non qualificato, e allertando tutte le autorità competenti in materia di  sicurezza e tutela ambientale e della popolazione (Dipartimento Territoriale dell’Agenzia  Regionale per l’Ambiente – A.R.P.A. e, a seguire, l’Ufficio Territoriale del Governo, Prefettura di  Como). 

Il Prefetto di Como, su conforme parere dell’A.R.P.A., ai sensi e per gli effetti dell’art. 187, comma  3 del D.Lgs. 31/07/2020 n. 101 ha quindi disposto il respingimento del carico al soggetto  responsabile dell’invio in Italia, con oneri a suo carico. 

Il citato Decreto Legislativo, come noto, attua la direttiva 2013/59/Euratom, la quale stabilisce  norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti  dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti. 

La SOT di Ponte Chiasso nelle prossime ore darà esecuzione all’ordinanza prefettizia, invitando  il soggetto obbligato svizzero a rimuovere senza indugi e con tutti gli accorgimenti del caso la  fonte di rischio dagli spazi doganali italiani, preavvertendo delle operazioni l’omologa autorità  doganale svizzera, allo scopo di far movimentare il carico il più velocemente possibile anche dai  contigui spazi doganali elvetici.