Quella luce così viva sulla modernità degli Impressionisti

Quella luce così viva sulla modernità degli Impressionisti
Coteaux de coquelicots à Louveciennes di Alfred Sisley
Quella luce così viva sulla modernità degli Impressionisti
Quella luce così viva sulla modernità degli Impressionisti
Quella luce così viva sulla modernità degli Impressionisti
Quella luce così viva sulla modernità degli Impressionisti
Quella luce così viva sulla modernità degli Impressionisti
Quella luce così viva sulla modernità degli Impressionisti
Quella luce così viva sulla modernità degli Impressionisti
Quella luce così viva sulla modernità degli Impressionisti
Quella luce così viva sulla modernità degli Impressionisti

E’ visitabile fino al 9 gennaio 2022 l’interessante Mostra “Impressionisti. Alle origini della modernità” al MA*GA di Gallarate promossa dalla Fondazione Silvio Zanella, dal Museo MA*GA e dal Comune di GallarateSono oltre 180 le opere esposte dei principali artisti della pittura francese e italiana della seconda metà dell’Ottocento, da Gericault a Courbet, da Manet a Renoir, da Monet a Cézanne a Gauguin, a Boldini e De Nittis, provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e francesi.

L’esposizione è davvero apprezzabile per vari motivi… Offre un’ampia panoramica di artisti, contenuti e tecniche pittoriche che hanno anticipato l’impressionismo. Accanto alle opere strettamente pittoriche per le quali tale movimento artistico è il più noto e apprezzato nelle mostre degli ultimi decenni, sono esposti pregevoli opere grafiche, nonché storiografiche con veri e propri libri illustrati, che consentono di avere una visione più ampia delle tecniche e delle peculiarità dei singoli artisti che una visione critica aggiornata richiede, come è ben riportata nel catalogo della mostra (a cura di Emma Zanella e Alessandro Castiglioni).

In mostra sono anche esposti vasi e piatti dipinti e vestiti dell’epoca, che integrano gli aspetti culturali e artistici oltre la tela e la cornice, che ben illustrano tutto quello che sarà denominato design, moda, costume, decorazione, offrendo una visione più ampia delle articolazioni stilistiche e dell’immaginario.

Cinque le sezioni di cui si compone l’intero allestimento, correlate con estratti in versi o in prosa di celebri scrittori per tessere trame relazionali al di là delle singole specificità. Apre Correspondances, omaggiando l’omonima poesia di Baudelaire, cogliendo i diversi sguardi e approcci pittorici della Natura. Le ventre de Paris, tratta dal romanzo di Emile Zola mette in luce la quotidianità divisa e immersa tra il mondo rurale e quello cittadino. Nella sezione La Comédie humaine ispirata a Honoré de Balzac raggruppa gli artisti e la schiera di intellettuali e uomini di cultura che animavano la Parigi capitale mondiale dell’arte moderna. Le peintre de la vie moderne, nella quale ritorna il riferimento a Baudelaire, propone gli splendidi vasi di Emile Gallé, le ceramiche di Braquemonte e i sontuosi abiti provenienti da collezioni italiane e francesi. Conclude l’esposizione À rebours, titolo del romanzo di Huysmans, nella quale si ritrovano riuniti Cézanne, Degas, Gauguin e Touluse-Lautrec, proiettati verso il Post Impressionismo e il Simbolismo, preparando il terreno alle Avanguardie storiche.

Un’opera su tutte emoziona, Coteaux de coquelicots à Louveciennes di Alfred Sisley del 1874, proprio l’anno della celebre prima mostra allo studio del fotografo Nadar (all’anagrafe Gaspard Felix Tournachon) al civico 35 del Boulevard des Capucines, dove si presentarono al pubblico con il nome diSocietà Anonima degli artisti”! L’olio su tela di Sisley con le veloci pennellate della campagna, del cielo, degli alberi, del prato e dei papaveri rossi prelude alle ricerche sulla luce e sul mutevole della fortunata pittura en plein air. Una intera sala stupisce, quella dedicata a Edgar Degas e alle sue opere grafiche dedicate a La Maison Tellier. Un Degas inedito e inaspettato ai più, nella versione erotica e passionale delle sue illustrazioni del 1931 per l’editore Ambroise Vollard per la raccolta di novelle, nonché titolo di un racconto in essa contenuto, del 1881 dello scrittore francese Guy de Maupassant.

Complimenti quindi allo staff del bellissimo Museo MA*GA di Gallarate per aver organizzato questo importante evento culturale di portata internazionale, così raro nel territorio varesotto. Orari per la visita: dal martedì al venerdì h 10.00 – 18.00; dal sabato alla domenica h 11.00 – 19.00; lunedì chiuso. Info: museomaga.it

Paolo Franzato