Renato Mazzoncini,A2A a Busto, ombre evidenziate da Dario Balotta
Qualche settimana fa il neo amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini, in una audizione in Comune a Milano aveva dato un messaggio tranquillizzante: si continua con il passato fatto di utili e di dividendi.
Gli ultimi approvati dall’assemblea degli azionisti sono stati di 60 milioni di euro ciascuno ai due azionisti di controllo, i comuni di Milano e di Brescia, e di quasi 120 milioni al rimanente 49% in mano agli altri investitori dove la parte del leone la fanno i fondi internazionali.
A sentire Mazzoncini, A2A si concentrerà da una parte nel mantenimento delle rendite di posizione monopoliste in campo energetico e dei servizi comunali (luce, gas, teleriscaldamento e acqua), con tanti annunci di più economia circolare e green (anche se finora sono stati ben pochi gli investimenti in nuove tecnologie e sviluppo).
Dall’altra, come annunciato dall’ex ad del gruppo FS, ci sarà più mobilità nel futuro della multiutulity soprattutto nella città metropolitana milanese. Il tentativo sarà quello di gestire attraverso il consorzio Next Milano - dove A2A è presente - i ricchi trasferimenti regionali del trasporto pubblico locale assieme ad ATM: una sinergia tra mobilità, energia e innovazione per evitare la gara nell’affidamento dei servizi di trasporto.
In questo modo per Mazzoncini, rinviato a giudizio per turbativa d’asta dalle procure di Perugia e Parma, non sarà semplice continuare il Risiko societario con le FS (presenti anch’esse con Busitalia nel consorzio Next Milano) avviato con l’accordo con il comune di Milano sugli scali ferroviari dismessi e seguito all’acquisto da parte delle FS del 36% della MM5.
la scheda
Renato Mazzoncini nato a Brescia nel 1968 è attualmente l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato.
Ha nel suo curriculum una laurea in Ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Milano nel 1992, progettista nel settore ferroviario di Transystem del gruppo Ansaldo. Nel 1998 si occupa del trasporto gomma di Autoguidovie del gruppo Ranza (dove ha conosciuto il sindaco di Reggio del tempo, Delrio), da cui inizia la carriera e in cui si evidenzia per l' accordo chiuso nel 2005 di joinventure, tra la società Autoguidovie e uno dei colossi del trasporto pubblico europeo Transdev, del gruppo francese di Caisse des Depots.
Nel 2012 entra nella società Busitalia ( Ferrovie dello Stato Italiane ) e nel 2015 diviene l’Amministratore delegato e il Direttore Generale delle Ferrovie dello Stato.
Conosce pure Matteo Renzi a causa dell’operazione sull’azienda di trasporto fiorentina Ataf, conclusa nel 2012, concentrato di renzismo prima dell’avvento del renzismo. (Espresso)
Nel 2017 le Fs hanno acquisito tre società di trasporto. In ordine cronologico: Nxet, la società inglese che collega Londra con il South Essex, l’olandese Qbuzz, che fa trasporto su gomma, e Trainose, la compagnia ferroviaria greca che gestisce la linea Atene-Salonicco. La spesa complessiva delle tre operazioni è stata di 154 milioni di euro, circa un terzo di quanto Fs hanno incassato con la cessione di Grandi Stazioni (365 milioni di euro). ( l'Espresso)
Cominciano ad arrivare pure le prime voci discordanti: ( QuiBrescia)
“Ilfattoquotidiano.it del 12-5-2020 ha dimostrato carte alla mano che l’attuale amministratore delegato di A2A sia indagato per corruzione: un reato che, in caso di rinvio a giudizio, visto gli impegni del Comune di Brescia, entrerebbe in modo clamoroso in conflitto con la carta di Pisa. Come Verdi-Europa Verde Brescia abbiamo più volte evidenziato al Sindaco Emilio Del Bono questa situazione (senza mai ricevere nessuna risposta da parte sua), ma ognuno ha il suo stile anche in questo.Viste le premesse che ci sono, a Settembre i cittadini bresciani corrono il rischio di vedere l’amministratore delegato della utility costretto a dare le dimissioni ed il sindaco di assumersi tutta la responsabilità di quanto accaduto”.
Ma anche nel 2018 altre ombre.
Mazzoncini l’11 giugno è stato rinviato a giudizio per truffa, con l’accusa di aver gonfiato i ricavi da traffico di Umbria Mobilità (azienda regionale assorbita dal gruppo Fs) per ottenere contributi pubblici per circa 6 milioni di euro. Così ora per sostituirlo come ad si sta scaldando Beppe Bonomi, salvo diversa decisione dell’assemblea degli azionisti, cioè del ministro dell’Economia Giovanni Tria, azionista unico. ( Gianni Barbacetto)
Ne parliamo per gli aspetti locali, a Busto, A2A si occuperà del rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica con nuovi e moderni lampioni a led con punti ricarica usb per gli smartphone, colonnine per la ricarica delle auto elettriche.
Sarà un santo sicuramente, ma oltre a indubbie capacità mangeriali, ci sono stati grandi sponsor politici e qualche guaio giudiziario che potrebbero concludersi a suo favore, ma nel frattempo sarebbe opportuna una maggiore prudenza .....