Risse e giovani, il ruolo dei genitori
Di Cesarina Briante
Gli ultimi episodi di violenza diffusi tra i giovani che hanno interessato anche la nostra provincia hanno distolto per un attimo l'attenzione dalla pandemia. Ma solo in parte: si attribuisce la responsabilità di questa ondata di rabbia ai mesi che ci hanno visto costretti a stare chiusi in casa, alla mancanza di abbracci, di comunicazione. Un'incertezza totale sul futuro che non nasce solo in merito al covid... posti di lavoro che non sempre permettono di esprimere capacità, di dare sicurezza economica, la mancanza di solidarietà. La famiglia sembra divenire responsabile di tutto: se è successo è colpa dei genitori, col risultato che i anche i genitori perdono spesso il ruolo di dare certezze, di essere punto di riferimento. I genitori temono di sbagliare, temono di essere criticati. E' terribilmente doloroso tentare di fare il meglio per i propri figli e poi sentirsi dire è colpa tua. La verità è che la responsabilità è di tutti: quanto odio e rabbia abbiamo diffuso in questi tempi? quante lamentele e pensieri contrastanti? quanta sfiducia nel futuro? una società che non valuta la meritocrazia ma i profili sui social. Ne è un esempio la cultura: musica, libri, spettacoli, non importa il loro spessore culturale, importa che siano famosi, magari dati da personaggi che hanno combinato qualcosa di non sempre edificante, ma l'importante è far parlare. E i ragazzi tentano l'unica via per far parlare di loro, rendere eccezionale una vita che pare senza sbocco... anche se è un atto sbagliato, doloroso che segnerà la loro vita e quella degli altri. Tocca a noi, a ognuno di noi,ritrovare la gioia in ogni sfumatura dell'esistenza e considerarla speciale e preziosa, qualcosa che vada oltre il like. La nostra autostima, il valore individuale deve essere dato dall'impegno e dal merito e non da un pulsante su un pc...
Cesarina Briante (c)