Sbaracco della politica bustocca

Gazebo delle liste per le prossime elezioni e bancarelle dello sbaracco si mischiano in via Milano, la gente sorride.

Sbaracco della politica bustocca

In vista delle amministrative del 3 ottobre, secondo giorno di gazebo, nella centralissima via Milano e la politica bustocca deve subito fare i conti, oltre che con la poca convinzione e i numerosi dubbi dei votanti, anche con l’ironia. Molte le battute fin troppo ovvie, se vogliamo anche facilmente scontate, sul fatto che bancarelle della Festa dello Sbaracco e gazebo della politica nostrana si dividano il salotto buono di Busto Arsizio. La coincidenza comunque faceva divertire i più ai quali veniva fatta notare, qualora non lo avessero già notato. Del resto compito del giornalista è, o dovrebbe essere, informare e essere informato. Tra i commenti alcuni erano divertenti, altri un po’ volgari, come sempre quelli in dialetto i più sagaci, ma si sa, il dialetto, unito in genere all’età di chi ne ha viste tante, colpisce e affonda e, se è vero il detto che ne uccide più la lingua che la spada, il dialetto oggi, in via Milano, ha fatto strage. L’italianissimo “sbaracchiamoli tutti” ha trovato nel dialettale “barlafus e balabiott” i suoi giudizi più alti. Il solito intellettuale faceva poi notare quanta affinità ci fosse tra sbaracco e riciclo e come, in tempi di carestia, si sbaracchino cantine e solai (direi anche qualche sede) per riciclare la “roba vecchia”, così, magari, riutilizzando il vecchio, si risparmia sul nuovo o almeno si pensa che la roba vecchia possa essere fatta meglio e duri di più. Nel mercatino dell’usato di Via Milano il nuovo, i giovani della politica, trovano però largo impiego:”Si – dice uno vecchio marpione – a portare voti a chi non li ha, benedetta innocenza, anzi benedette quote rosa …Alla fine in politica sono i numeri che contano e le lotte sono per le preferenze all’interno delle liste oltre e più che tra le liste.” Però, in via Milano, almeno la par condicio esiste: liste e sbaracco sono presenti in egual misura.