Scuola, avviata la campagna di screening sul personale docente e non docente in vista della riapertura
Lo screening è rivolto al personale docente e non docente, operante nei nidi, nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie pubbliche, statali e non statali, paritarie e private e negli istituti di formazione professionale. L’adesione alla campagna è volontaria.
In vista dell'inizio dell'anno scolastico 2020/2021, con ordinanza del 24 luglio 2020 n. 17 (GU n. 187 del 27-7-2020), il Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 ha fornito una serie di indicazioni operative finalizzate all’effettuazione su base volontaria del programma di test sierologici per la ricerca di anticorpi specifici nei confronti del virus SARS-CoV-2 sul personale docente e non docente delle scuole pubbliche e private nell’intero territorio nazionale.
Il Ministero della Salute con la circolare 0008722 del 07/08/2020 ha fornito indicazioni operative che declinano le modalità di svolgimento di questo programma.
In particolare, lo screening è rivolto al personale docente e non docente, operante nei nidi, nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie pubbliche, statali e non statali, paritarie e private e negli istituti di formazione professionale.
L’adesione alla campagna è volontaria. La campagna di effettuazione dei test sierologici ha preso avvio lunedì 24 agosto e terminerà domenica 5 settembre, prevedendo un eventuale prolungamento della finestra temporale fino al 12 settembre sulla base delle adesioni che via via si presenteranno.
La campagna di screening viene effettuata mediante la somministrazione di un test rapido (pungidito) e non di un prelievo venoso, i tempi per avere l’esito del test rapido sono di norma entro i 15’ pertanto i cittadini dovranno attendere l’esito del test presso le sedi di prelievo.
Nel caso di esito negativo al test il cittadino non ha obblighi né adempimenti da rispettare.
Nel caso il test dia esito positivo il cittadino: deve essere sottoposto al tampone, che sarà effettuato di norma contestualmente alla comunicazione di positività del test e comunque entro le 48 ore successive; e deve restare in isolamento fino alla comunicazione dell’esito del tampone (quindi a partire dal momento dell’effettuazione del test sierologico).
In caso di esito negativo al tampone il cittadino interromperà l’isolamento; se positivo diventerà caso accertato COVID-19, sarà sottoposto all’isolamento obbligatorio e sarà contattato da ATS per l’avvio della sorveglianza e per l’indagine epidemiologica. Questo programma di screening non prevede il rilascio al cittadino di un’attestazione di partecipazione né una dichiarazione sull’esito del test; la comunicazione dell’esito del test verrà effettuata direttamente dal medico/operatore che effettua il test e non prevede certificazioni.
Verrà rilasciato un referto solo e unicamente nei casi in cui il cittadino dovrà sottoporsi al tampone a seguito di esito positivo del test, e il referto sarà relativo all’esito del tampone.