Francesca, escort di Milano, solo un esempio di come una donna possa iniziare una carriera da sex worker in Italia. Continua: Potrei smettere quando voglio in realtà perché ho da parte abbastanza per me e mia figlia. Però ho scoperto che mi piace questo lavoro. Essere desiderata, essere cercata e apprezzata per la mia fisicità, il mio modo di essere ed eseguire il mio mestiere è molto gratificante. Incontro per la maggior parte uomini gentili che cercano da me il piacere, non solo fisico ma anche della mia compagnia. Mi sento pienamente donna quando sono con i miei clienti. In piena autonomia decidono quali servizi erogare, quali clienti ricevere, quando e stabiliscono loro il tariffario. Con la scelta consapevole di voler lavorare con il proprio corpo, riescono a raggiungere i propri obiettivi come Maia, escort di Verona, con quasi 150 recensioni su Escort Advisor, che è riuscita addirittura a comprare casa: A me sarebbe sempre piaciuto fare la pornostar. Il problema è che non ho mai trovato nessuno di serio per lavorare nel settore. Dopo aver tentato di realizzarmi con diversi altri lavori, ho deciso di fare la escort. È stato meglio così, preferisco fare la escort piuttosto che l’attrice: mi posso organizzare come voglio, decido io quando lavorare e svolgo solo i servizi che mi sento di voler dare. Ho iniziato a fare le escort a 20 anni, dopo aver lavorato come aiuto cuoca e in altri impieghi di fortuna che sono sempre stati solo a tempo determinato per pochi mesi. Nessun rimorso o forzatura, ma idee chiare: Io scelgo esattamente cosa fare o cosa non fare. Ad esempio sono molto abile nei preliminari e nel sesso orale, ma non faccio tassativamente anale. Quando i clienti mi chiamano io metto subito le cose in chiaro. Così facendo non mi trovo mai in situazioni di disagio o di peso. Sono libera di autogestirmi e guadagno molto bene. Sono felice e non vorrei cambiare nulla. Mi sento orgogliosa perchè alla fine è un lavoro anche questo. Mi dispiace che ora non sia ben visto ma spero che lo possa essere presto.