Terreni del Canavese devastati dai cinghiali

Incontro tra l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa e i vertici di Coldiretti, gli agricoltori ed i rappresentanti del territorio per affrontare la vicenda.

Terreni del Canavese devastati dai cinghiali
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Terreni del Canavese devastati dai cinghiali

“Noi non vogliamo i rimborsi della Regione Piemonte, vogliamo non avere paura di andare a dormire e trovare il lavoro di una stagione devastato dai cinghiali”. È in queste parole di un agricoltore favriese che si può riassumere la situazione che l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa ha trovato oggi in Canavese, in una lunga giornata di visita che ha toccato ieri i territori di Levone, Rocca, Barbania, Front e Favria e che ha visto tanti volti preoccupati tra gli abitanti e gli amministratori locali.

“I nostri agricoltori – hanno affermato Andrea Repossini e Massimo Ceresole di Coldiretti durante il confronto – nella zona della Provincia di Torino e del Canavese, quest’anno contano un incremento del 200% di danni da fauna selvatica, una cifra che da sola traccia i margini di questa emergenza”.

Non si sono tirati indietro nel confronto, serrato e a volte rabbioso con gli agricoltori, i rappresentanti del territorio, il consigliere Claudio Leone e il collega Andrea Cane che hanno accompagnato l’assessore Protopapa dalle piazze, ai municipi fino ai campi e alle cascine in cui toccare con mano quella che, senza eccessi, si può definire una catastrofe.

“Siamo qui per spiegarvi che gli strumenti ci sono – ha tentato di rassicurare Claudio Leone, presidente della Commissione Agricoltura del Piemonte – e sollecitiamo singoli, associazioni di rappresentanza e amministratori ad usarle, la Regione ha chiara la situazione e si farà interlocutore delle vostre istanze”.

“Conscia della gravità della situazione – ha concluso l’assessore Marco Protopapa al termine delle visite - la Regione sta aumentando le azioni sulla selezione e il contenimento da fauna selvatica. E’ imminente l’introduzione, da parte della Giunta regionale del Piemonte recependo la sentenza della Corte Costituzionale, di un provvedimento che permetterà di aumentare i soggetti che possono essere impiegati nell’attività di controllo dei cinghiali. Perché è giusto che il vostro lavoro sia tutelato, non rimborsato”.