Ticketone, Consumerismo: lesi diritti, la multa è insufficiente

Per anni gli utenti hanno pagato biglietti più salati a causa della mancanza di concorrenza tra operatori del settore.

Ticketone, Consumerismo: lesi diritti, la multa è insufficiente

Insufficiente per i consumatori la multa da 10 milioni di euro inflitta dall’Antitrust a TicketOne per abuso di posizione dominante. Lo afferma Consumerismo No Profit (www.consumerismo.it), associazione dei consumatori che assiste i cittadini danneggiati dai comportamenti scorretti degli operatori economici.

Dall’indagine dell’Antitrust è emersa una totale mancanza di concorrenza tra operatori del settore degli eventi dal vivo, attraverso condotte illecite tese ad escludere dal mercato altri soggetti – spiega Consumerismo. Da un lato quindi i consumatori sono stati privati della possibilità di scelta tra i diversi operatori di ticketing, dall’altro hanno pagato per anni prezzi dei biglietti più elevati proprio a causa della posizione dominante accertata dall’Antitrust.

Secondo l'Autorità, il gruppo, che opera nel mercato italiano della vendita di biglietti, ha attuato «una complessa strategia abusiva di carattere escludente che ha precluso agli operatori di ticketing concorrenti la possibilità di vendere, con qualsiasi modalità e tramite qualsiasi canale, una quota particolarmente elevata di biglietti per eventi live di musica leggera». 

All’esito del procedimento avviato nel settembre 2018, con l’obiettivo di rilevare l’eventuale attuazione di dinamiche o strategie dannose per gli altri protagonisti del mercato dei biglietti per i concerti, l’AGCM ha confermato quanto sostenuto da Zed Entertainment’s World S.r.l. e Sol Eventi S.r.l. e riconosciuto la violazione da parte di TicketOne e delle Società del Gruppo CTS Eventim AG & Co. KGaA dell’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

Tale violazione sarebbe stata posta in essere attraverso una serie di condotte come: la stipula di contratti di esclusiva con produttori, organizzatori e promoter di eventi; l’acquisizione dei promoter nazionali Di and Gi S.r.l., Friends & Partners S.p.A., Vertigo S.r.l. e Vivo Concerti S.r.l.; la sottoscrizione di accordi commerciali con gli operatori di dimensione minore o locale; l’adozione di una serie di comportamenti di ritorsione e boicottaggio nei confronti del gruppo Zed finalizzati anche ad escludere dal mercato l’operatore concorrente Ticketmaster.

L’Autorità ha altresì sancito che almeno il 20% del totale dei biglietti relativi agli eventi prodotti o distribuiti da Società del Gruppo Eventim-Ticketone (ovvero a questi vincolati in esclusiva) vengano d’ora in avanti venduti da altri operatori di ticketing.

«Una situazione che ha prodotto un danno economico enorme alla categoria degli utenti, e per la quale una sanzione da 10 milioni di euro appare insufficiente, considerati gli enormi guadagni percepiti da TicketOne e l’ingiusto arricchimento della società grazie alle sue condotte scorrette» – conclude Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo No Profit.

L’avv. Enzo Aldo Tino, Partner di BSVA Studio Legale e Tributario, ha assistito Zed Entertainment’s World e Sol Eventi nel procedimento innanzi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato