“In Lombardia ad oggi, 24 marzo, siamo arrivati ad una copertura vaccinale degli over 80 di quasi il 50%, per l’esattezza il 46,1%. Al contrario in altre regioni, come la Toscana, la percentuale è sotto il 30%, ovvero il 29,8%. Appare evidente come gli attacchi contro la Lombardia, cha arrivano da sinistra siano completamente strumentali e fuori dalla realtà”, ha dichiarato Stefano Gualandris, Referente provinciale della Lega di Varese, che interviene sul tema della campagna vaccinale.
“L’obiettivo che abbiamo come Lega della provincia di Varese, attraverso soprattutto i nostri eletti dai parlamentari ai sindaci, è quello di aiutare i cittadini ad affrontare la sfida vaccinale, fungendo da collegamento tra le istituzioni e la cittadinanza – spiega Gualandris – non mi piace fare polemica, perché in questo periodo occorre dare risposte concrete alla gente. E da varesini e da lombardi in questo ci siamo sempre impegnati. Visti però i continui e strumentali attacchi della sinistra contro la Lombardia, dove con un sesto della popolazione italiana abbiamo garantito ad oggi la copertura degli over 80, come dicevo prima, per il 46,1% con almeno una dose, non posso non far notare come in Toscana, dove governano loro da sempre, la copertura degli over 80 è ferma al 29,8%. Gli anziani in molti casi sono stati sorpassati da altre categorie, a partire dai politici. È una cosa vergognosa ed è avvenuta in Toscana, non in Lombardia”.
“Infine, faccio mio l’auspicio del Segretario federale Matteo Salvini, intervenuto oggi in Senato, di puntare al più presto ed in sicurezza alle riaperture delle attività: che non vuol dire sottovalutare il virus, ma riuscire a combatterlo efficacemente senza rinunciare alla nostra vita. Una cosa impossibile con il precedente governo Conte, ma che oggi diventa una possibilità sempre più vicina grazie alla concretezza del governo Draghi” conclude Gualandris.
In Aula al Senato e alla Camera, nel pomeriggio di ieri, hanno preso la parola rispettivamente il Senatore Stefano Candiani e il Deputato Matteo Bianchi, intervenendo davanti al Presidente Mario Draghi, in vista dell'incontro del Consiglio Europeo.
“C'è bisogno di tornare alla normalità, di tornare a vivere - ha detto Candiani - non è una frase fatta, ma una necessità che arriva dai cittadini. E in questo senso potremmo iniziare a considerare la campagna vaccinale anche come strumento di competitività tra Paesi, perché i primi che riusciranno a tornare a far circolare i propri rappresentanti all'estero avranno un vantaggio".
"Per ripartire avremo bisogno di risorse e quindi bisognerà cambiare le regole a livello europeo che ci hanno finora impedito di crescere - ha aggiunto Candiani - sarà impossibile tornare alle regole pre Covid".
"Dobbiamo lavorare per una riapertura in sicurezza dei nostri sistemi economici e sociali passando, ovviamente, attraverso una campagna vaccinale che deve vedere l’Unione Europea protagonista e molto ferma nel chiedere il rispetto delle scadenze contrattuali alle varie case farmaceutiche fornitrici dei vaccini - ha detto Bianchi - l'Italia, e soprattutto la Lombardia, hanno un tessuto produttivo profondamente agganciato alla Mitteleuropa. Serve sottolineare la nostra vocazione e la voglia di continuare ad essere la seconda potenza manifatturiera d’Europa, incentrata sulla produzione che è l’unico sistema per consolidare la crescita economica".