Varese, Emanuele Monti (Lega): "Le linee guide di Regione ci sono già, ma mancano quelle del governo.
Varese, Emanuele Monti (Lega): "Le linee guide di Regione ci sono già, ma mancano quelle del governo. Il Pd abbia il coraggio di dire la verità"
Milano, 17 maggio - “La Lombardia ha già dato le linee guida, ma aspetta a ufficializzarle perché il governo (che tanto piace al sindaco di Varese) non ha ancora formalizzato le proprie decisioni. L’Italia è ostaggio dei capricci del premier Rocco Casalino e degli esponenti del Pd che, tra un aperitivo e l’altro, infangano la Lombardia”.
Così Emanuele Monti, Consigliere regionale della Lega, in risposta al Sindaco di Varese Davide Galimberti.
"Chi governa deve assumersi la responsabilità di fronte ai cittadini non solo di lavorare al meglio per la comunità (questo è il minimo), ma anche di essere trasparente e sincero. Al contrario del sindaco Galimberti, io non mi nascondo dietro il "politichese" e voglio dirvi le cose come stanno: l'Italia non è un Paese federale, le decisioni del governo nazionale hanno la priorità su quelle delle Regioni (purtroppo). Se non ci sono ancora chiare linee guida sulle riaperture, è perché il governo Conte non è ancora stato in grado di emanare un semplice decreto che deve dire semplicemente se le linee guida sulle riaperture proposte (PROPOSTE) dalle Regioni vadano bene o meno. Persino il governatore della Toscana, Enrico Rossi del Pd, ha chiesto scusa ai suoi cittadini perché il governo non ha ancora dato le linee guida e quindi nessuna Regione può emanare un'ordinanza sulla base del decreto del governo. Persino i governatori del Pd provano imbarazzo per il loro governo. Invece, a Varese, il sindaco del Pd sostiene che la colpa sia della Lombardia, sostiene che la Lombardia non si assume responsabilità quando sa benissimo che non possiamo prendere decisioni senza l'avvallo del governo. La speculazione di Galimberti è indegna per chi è stato eletto per rappresentare i cittadini: abbia il coraggio di dire la verità, perché con le sue parole,oltre a fare sciacallaggio politico, alimenta il rischio di odio indicando Regione Lombardia come nemico. Anch'io, come il governatore della Toscana, chiedo scusa. Chiedo scusa ai varesini se alle ultime comunali non abbiamo saputo vincere, condannando Varese ad avere un sindaco così".