Varese - L'orto dei Miogni
Cresce l'orto dei detenuti . Varese città green anche tra le mura del carcere.
Un orto fatto dai detenuti, all’interno delle carceri dei Miogni a Varese, il miglior modo per ricordare la “Giornata Mondiale Della Terra” che si celebra, ogni anno, un mese e un giorno dopo quello che, convenzionalmente, è l’equinozio di primavera. Una iniziativa nata da una visita del Consigliere Regionale Samuele Astuti al carcere varesino, condivisa dalla Direttrice del Carcere, Carla Santandrea, realizzata con la collaborazione della scuola di formazione ENAIP, di Domenico Grieco, Rsponsabile dell ‘Area Pedagogica del Carcere, realizzata grazie alla competenza e passione dell’insegnate di orticultura, Andrea Ronchi. Ad Astuti il merito di aver trovato i finanziamenti regionali necessari al progetto, al quale hanno aderito l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lombardia, l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste, il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Lombardia e la fondazione Enaip. Protagonisti sono stati i detenuti, scelti dall’Area Educativa del Carcere, per portare a compimento il progetto. Nonostante le difficoltà dovute all’emergenza Covid, nei mesi scorsi è stato allestito lo spazio coltivabile all’interno delle mura dei Miogni, per poi procedere alla semina ed alla coltivazione di circa trecento piante aromatiche, con lo scopo di dare ai detenuti la possibilità di apprendere professionalmente una attività e di sviluppare le loro capacità di reinserimento positivo nella società. Un messaggio non solo green, Varese è famosa per essere la “città giardino”, ma anche di riflessione: "quello che si semina positivamente nel carcere può continuare a crescere e sbocciare anche fuori". 130 metri quadri di terra, questa la superficie coltivata all’interno dei Miogni, valgono per chi li ha coltivati come un intero, verde, pianeta che non fa distinzioni ma che chiede a tutti di essere “solo” protetto e salvato.