Varese, Villa Mylius ospiterà la nuova "Accademia del Gusto e della Musica" con un progetto da 6,5 milioni
Sono partite dagli uffici di Palazzo Estense le lettere indirizzate alle società coinvolte nella seconda fase della procedura ristretta per il restauro di Villa Mylius. Un intervento di riqualificazione che, come noto, permetterà la realizzazione della nuova Accademia del Gusto e della Musica. Il progetto ha un valore complessivo pari a euro 6.450.600.
«L’Accademia del Gusto – afferma il sindaco Davide Galimberti – sarà un’ulteriore occasione di sviluppo per tutto il nostro territorio e lo renderà ancora più attrattivo. Se le città cardini della vita di Gualtiero Marchesi sono Milano, Venezia, Trieste e Firenze, con questo progetto anche la nostra Varese si unisce all’importante cerchio, raccogliendo una grandissima eredità da parte del maestro. La sfida è saper fare tesoro dei suoi insegnamenti e trasmetterli a tante nuove generazioni; anche Varese, così, attraverso l’accademia potrà avere un ruolo importante nel panorama della formazione e della cucina internazionale».
«Quello di Villa Mylius – le parole dell’assessore all’Urbanistica Andrea Civati – è un progetto ambizioso, che non solo darà nuova vita a un importante patrimonio della nostra comunità, ma, al contempo, permetterà anche di portare a Varese un polo d’eccellenza per la formazione di tanti giovani. Uniremo così storia e futuro, valorizzando la nostra città e aprendola ancora di più al resto d’Italia e del mondo».
Tutto è cominciato nel dicembre 2015, con la firma di uno specifico accordo di programma che puntava a portare in città la “scuola” di Gualtiero Marchesi. L'accordo, siglato tra la sua Fondazione, la Regione, la Fondazione Cariplo e l'amministrazione comunale, prevedeva la valorizzazione di Villa Mylius come polo di eccellenza culturale; un obiettivo da raggiungere tramite la riqualificazione e il recupero dell'immobile e il suo adeguamento alle nuove funzioni.
Il complesso di Villa Mylius, costituito dall'omonima residenza e dal parco che la circonda, si estende su una superficie complessiva di circa 80mila metri quadrati. Costruito a partire dal Settecento, l'edificio vide come ultimo proprietario l'industriale Achille Cattaneo. Nel 2007 la donazione al Comune di Varese, con il vincolo di utilizzo degli immobili per attività culturali.