You see a bike: sulle ali della leggenda di MV Agusta
La nota casa MV Agusta Motor S.p.A. ha annunciato il lancio di un documentario di 50 minuti teso a celebrare il 75° anniversario della società.
Il film è un emozionante resoconto dietro le quinte dell’importanza del brand italiano oggi e dei risultati raggiunti in oltre settant’anni di attività dal punto di vista di 8 testimonial d’eccezione il cui destino ha incrociato in maniera significativa quello dell’iconica moto di Schiranna.
La trama si arricchisce con due altre prospettive: lo storytelling dell’azienda e un’entusiasmante introduzione all’ultima generazione di moto MV Agusta, con un’attenzione particolare al futuro del marchio.
Il titolo “You see a bike” esprime come, al di là dell’indiscutibile fisicità dell’oggetto, ognuno veda qualcosa di diverso in una particolare moto. I protagonisti condividono così il loro punto di vista unico, offrendo ogni volta una prospettiva inedita e originale su MV Agusta.
Il meccanismo narrativo è evidente sin dalle battute d’apertura: “Una moto non è mai soltanto una moto. Mentre pensi di osservarne semplicemente la superficie, stai già guardando oltre. Quando vedi una moto, sono molteplici i significati che prendono vita davanti ai tuoi occhi”. Lo spettatore si immerge nell’intrigante universo dei protagonisti, che rivelano alcuni aneddoti personali sulla loro relazione con il brand e il motociclismo in generale. Contemporaneamente, gli addetti ai lavori di MV Agusta offrono il punto di vista dell’azienda, lasciando spazio alla nascita delle ultime leggende del brand.
Diretto da Andrea Manenti e prodotto da Addiction-PianoB, “You see a bike” è stato realizzato tra il 2020 e il 2021, nel mezzo della pandemia e di tutte le sue difficoltà tecniche. Ciò non ha impedito di ottenere un racconto intenso, anticonvenzionale e avvincente del passato, del presente e del futuro del produttore di moto più iconico al mondo.
Girato tra Nord Italia, Australia e California, il documentario vanta un cast di primo livello con il fondatore e Chief Designer di Pagani Automobili, Horacio Pagani; il designer e produttore di moto, Roland Sands; l’imprenditore di moda, Ottavio Missoni; lo stuntman, Thibaut Nogues; il fotografo di MotoGP, Gigi Soldano; la leggenda del motociclismo, Giacomo Agostini; il pilota, Virginio Ferrari; e il DJ e produttore, Carl Cox. Tra le file di MV Agusta, invece, vengono presentati il CEO, Timur Sardarov; il membro del consiglio di amministrazione, Ratmir Sardarov; l’R&D Director, Brian Gillen; il Marketing Director, Filippo Bassoli; e la Brand Director, Marta Trezzi.
I protagonisti sono stati scelti con la massima cura tra personalità di spicco in campi ricollegabili a MV Agusta: design, lifestyle, eccellenze industriali e corse motociclistiche. Si tratta di personalità straordinarie che hanno saputo creare un forte senso di appartenenza a un ideale, proprio come la comunità o, meglio, tribù, MV Agusta.
Il film mostra anche come i designer di videogame di Milestone, autori di alcuni contenuti sul motociclismo di maggiore successo al mondo, hanno saputo assimilare e integrare i modelli MV Agusta nell’universo di RIDE. Oltre a rappresentare la massima consacrazione di qualsiasi prodotto o brand, la gamification è un modo estremamente efficace per raggiungere le nuove generazioni che rientrano tra i futuri obiettivi strategici dell’azienda.
Timur Sardarov, CEO di MV Agusta Motor S.p.A., ha commentato: “Questo progetto mi è piaciuto subito per il suo approccio unico. Non potrebbe essere più lontano dalle solite, inflazionate celebrazioni aziendali del passato. Il film è dinamico, vivo e fresco. Parla del nostro presente, dello spirito futuristico e all’avanguardia dei nostri prodotti, del nostro entusiasmo e della nostra fiducia nel domani. Al tempo stesso, rende giustamente omaggio a una tradizione gloriosa e ai lasciti di coloro che hanno reso MV Agusta una leggenda, offrendo anche un punto di vista privilegiato sulla realtà attuale e sulla nostra mission. Ci siamo messi a nudo per fare un regalo a tutti i fan di MV Agusta nel mondo, esplorando le sfaccettature del nostro universo e i valori fondamentali che ci definiscono e facendoci aiutare da personalità esterne che promuovono gli stessi valori nei rispettivi campi. Penso che il documentario abbia anche un valore artistico e sono certo che sarà apprezzato da diverse generazioni, di biker e non solo.”