A Busto torna il Festival Fotografico Europeo con 11 mostre
E’ stata presentata oggi la nona edizione del Festival Fotografico Europeo, in programma dal 15 maggio all’11 luglio 2021 in varie location cittadine e in alcuni comuni del territorio.
Ideato e curato da Claudio Argentiero - Archivio Fotografico Italiano e realizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale e con numerosi altri enti e associazioni, l’evento comprende oltre trenta mostre, seminari, workshop, proiezioni, multivisioni, presentazione di libri.
Come sempre, il programma espositivo è molto articolato e muove dalla fotografia storica al reportage d’autore, dalla fotografia d’arte all’architettura, dalle ricerche creative alla documentazione del territorio.
A Busto saranno 11 le mostre distribuite in 8 sedi diverse, da palazzo Cicogna (dove troveranno spazio 4 allestimenti che dialogheranno con la collezione permanente delle Civiche Raccolte d’Arte), al museo del Tessile e ad alcuni luoghi privati: Galleria Boragno, Studio legale A&A, Fondazione Bandera per l’Arte, Cristina Moregola Gallery, Centro Giovanile Stoa’, Spazio Arte Carlo Farioli.
“E’ il grande ritorno della fotografia a Busto Arsizio: il festival, come sempre, porterà in città tanta qualità e grandi fotografi, nell’ambito di una fioritura di eventi che insieme alle associazioni abbiamo realizzato e stiamo organizzando perché abbiamo creduto fortemente nella possibilità di tornare in presenza, nonostante i limiti, doverosi, ma che non percepiamo come tali: da quando la Lombardia è in zona gialla sono ben 43 gli eventi già realizzati o presentati” ha commentato la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli.
“Il festival presenta una serie di declinazioni molto particolari: in un arco temporale ampio, due mesi, vede coinvolte sedi diverse, realizzando concretamente il concetto di cultura diffusa e valorizzando il territorio come elemento di qualità” ha continuato Maffioli.
Si sta anche lavorando per portare una mostra in piazza Vittorio Emanuele, con un progetto sperimentale che permetterà alla cultura di entrare in contatto anche con chi non va a cercarla negli spazi del museo: come ha osservato la vicesindaco “da questo incontro fatale potrà svilupparsi un interesse sia nell’immediato, sia nel futuro, e poi occupare uno spazio pubblico con la bellezza e l’arte significa sottrarlo a impieghi meno nobili”.
Ultima, ma non ultima, novità, per la prima volta il festival sbarca a Malpensa, nello spazio Photosquare del Terminal 1, dove, grazie alla collaborazione con Sea, sarà esposta una mostra dedicata ai paesaggi italiani tra passato e presente. Un altro modo per promuovere Busto e le sue molteplici attività culturali.