Agroalimentare, la battaglia per i prodotti italiani di FDI

Meloni e Fidanza in prima fila

Agroalimentare,  la battaglia per i prodotti italiani di FDI
Agroalimentare,  la battaglia per i prodotti italiani di FDI

AGROALIMENTARE, FIDANZA-MELONI (FDI): “DAREMO BATTAGLIA ANCHE IN EUROPA SUL NUTRISCORE PER DIFENDERE IL NOSTRO MADE IN ITALY”

“Fratelli d'Italia è in prima linea, anche a livello europeo, per difendere le imprese agricole e agroalimentari italiane da un approccio troppo ideologico da parte della Commissione europea. Non può esserci sostenibilità ambientale senza la sostenibilità economica delle nostre imprese e senza la difesa delle tipicità e della qualità”. Con queste parole il capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, ha aperto il web meeting “Farm to Fork e Made in Italy. Difendiamo l'agroalimentare italiano”, organizzato proprio per approfondire criticità quali la difesa delle aziende della filiera dell’agroalimentare italiano, la trasparenza nei confronti dei consumatori, la protezione della dieta mediterranea, e la lotta al Nutriscore. Prosegue Fidanza: “Nutriscore, carni rosse, etichettatura: su questi e altri temi faremo sentire la nostra voce al fianco delle eccellenze del nostra Made in Italy”. Al meeting hanno preso parte anche il presidente di Fratelli d'Italia e dei conservatori europei (ECR), Giorgia Meloni, e il commissario Ue all’Agricoltura e allo Sviluppo rurale, Janusz Wojciechowski, oltre ai principali rappresentanti delle categorie del mondo agricolo. “Il Nutriscore è una follia e Fratelli d’Italia si impegnerà per bloccare questo sistema di etichettatura discriminatorio che non ha basi scientifiche – dice Meloni -. Si tratta di un modello di proprietà di un’agenzia francese, che penalizza il nostro agroalimentare di qualità e che si va imponendo oggi in diverse Nazioni europee con leggi nazionali e con la complicità delle multinazionali della grande distribuzione. Noi non saremo complici e, malgrado ci sia una forte pressione affinché sia reso obbligatorio in tutta l’Unione, FdI intende opporsi perché non è accettabile”.