Casale Litta, tante questioni irrisolte
La minoranza scalpita
Riceviamo e pubblichiamo
Quale Gruppo consiliare di minoranza del Comune di Casale Litta abbiamo sempre messo la collettività e l’interesse pubblico al centro di tutta la nostra attività.
E la Minoranza, in un ente locale territoriale, serve anche a questo, ossia quale funzione di controllo e di presidio, a tutela della legalità e degli interessi della collettività.
Tracciando un bilancio degli ultimi 5 anni, sono ancora tante le questioni irrisolte e ci chiediamo legittimamente (come stanno facendo anche diversi cittadini) perché non si riesca a far funzionare normalmente le cose.
L’ultima vicenda, in ordine temporale, riguarda il costruendo marciapiede in Via Roma e Via Varese (S.P. 44), per un importo originario di Euro 296.400,00= (Deliberazioni della Giunta comunale n. 54 del 23/09/2020, e n. 56 del 07/10/2020).
Iniziati i lavori (oggi già in fase avanzata), solo di recente, dopo diversi mesi, si sono accorti, per implicita ammissione della stessa Amministrazione (Determinazione n. 16 del 08/03/2021), che ci sono dei pali della linea elettrica che impediscono la normale fruizione dell’opera.
Difatti si legge che “…da un’analisi più accurata sulle lavorazioni è emerso che nell’area oggetto dei lavori sono presenti impianti (omissis) che necessitano di uno spostamento in quanto impediscono la realizzazione dell’opera come previsto dal progetto originale...”.
Basta vedere lo stato dei luoghi e si capisce che, forse, dalla fretta di fare qualcosa di visibile ed eclatante per la prossima campagna elettorale, hanno commesso una grave disattenzione che pare, a dir poco, maldestra.
Anche nei confronti dei disabili e dei soggetti che, incolpevolmente, possono avere delle difficoltà a deambulare. Come peraltro già accaduto, difatti basta vedere il recente stallo di sosta per disabili in frazione Bernate.
Questi ulteriori Euro 11.474,59=, quale spesa, sembrano rappresentare un autentico spreco di denaro pubblico. Non sembra esserci altra classificazione.
Ora, che si spacchi il cemento o l’asfalto appena steso, e si facciano opere accessorie che, secondo quello che è il buon senso (prima delle conoscenze tecniche…), andavano realizzate prima e correttamente, denota che, forse, non abbiamo amministratori pubblici che si impegnano come dovrebbero, né che si rendono conto del periodo storico che stiamo vivendo.
Ad ogni modo, da anni, ormai, ci battiamo per la reale sicurezza stradale.
Abbiamo alcune strade comunali che presentano pregiudizi concreti: Via Marcobi presenta dei muri di contenimento che stanno cedendo in più punti, guardrail non agganciati, ed il marciapiede che porta al locale cimitero presenta diversi e profondi avvallamenti; Via Mulino, caratterizzata da forti curve e discese ripide (Ordinanze Comune di Casale litta n. 10/2013 del 30 dicembre 2013 e n. 13/2014 dell’11 agosto 2014) presenta, al di là degli ammaloramenti, una caditoia scoperta a bordo carreggiata, assolutamente pericolosa per velocipedi e due ruote; Via Roma e Via San pancrazio sono in uno stato tale da non permettere il tempestivo transito e l’operatività di mezzi di soccorso. E così via.
Opportuno ricordare che, una delle recenti priorità, è stato il congruo aumento di indennità di funzione del Sindaco (Delibera di Giunta n. 64 del 30/11/2020), con decorrenza dal 01/01/2020 (cioè retroattivamente).
Nessuno, tranne la Minoranza, ha avuto il coraggio ed il pudore di toccare questa questione, permessa dalla legge (per carità!), ma che non ci sembra di poco conto, specie in un momento storico come questo.
Ci sono famiglie ed imprese in grave difficoltà, a causa della pandemia, e ancora oggi l’Amministrazione in carica non pare rendersene conto.
A ciò si affianca (e non può passare certo sotto silenzio) la recente soccombenza del nostro Comune nel giudizio incardinato dall’Ente Locale stesso contro l’allora Revisore dei Conti (sentenza n. 384 del 29 dicembre 2020 del Tribunale di Sondrio, R.G. n. 959/2018), cui intendono appellare, nonostante i già gravosi esborsi in spese legali, nonché l’ingiustificato mancato pagamento delle spettanze del Revisore (pare più per mera ritorsione che per una fondata ragione) e nonostante le evidenze documentali (oggi cristallizzate anche in atti giudiziari) che non depongono certo per trasparenza e per una corretta gestione.
Come, peraltro, da noi segnalato fin dai primi mesi della nostra entrata in carica, tutto agli atti e ben documentato, e come reiterato anche nell’ultimo Consiglio comunale, mediante formale interrogazione.
Forse è anche per questo che assistiamo, oggi, alla tardiva pubblicazione dei verbali dell’ultimo Consiglio o al ritardo nel Bilancio di Previsione 2021, non ancora discusso in adunanza, nonostante il termine sia stato superato.
Auspichiamo tutti che, alle prossime Elezioni amministrative, i cittadini sappiano scegliere candidati competenti, che ci siano tali candidati e che non si abbassi il livello della politica, come pare sia successo in tutti gli anni passati, in cui, in particolare, la funzione e l’attività della Minoranza è stata pressochè assente.
E come è già stato fatto notare da altri, è bene ricordarsi che il cittadino è sovrano, non solo in tempo di elezioni, ma sempre in democrazia.
La nostra Amministrazione ne ha già saggiato una prova nel febbraio 2018, quando in occasione di un’adunanza associativa (in cui essa pretendeva gratuitamente un immobile!), ne è uscita non certo dando una bella immagine di sè, stante anche le diverse anomalie occorse. Trattandosi, peraltro, di pretese infondate e, soprattutto, illegittime.