Coronavirus, ISTANZA DI SOSPENSIONE PROCEDURA DI LICENZIAMENTO INDIVIDUALE
La crisi della sanità e' evidente eppure qualcuno e' stato licenziato come ci avvisano dai sindacati ( usae_Pistocchi) perche' non ritenuto idoneo.
Segue la lettera-ricorso dell'avv.Colicchia.
AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE DELLA VALLE OLONA AL DIRETTORE UFFICIO PERSONALE/RISORSE UMANE DOTT.SSA PAOLA BIANCO Via Arnaldo da Brescia 21052 Busto Arsizio (VA) e pc AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE DELLA VALLE OLONA AL RESPONSABILE UFFICIO GIURIDICO Via Arnaldo da Brescia 21052 Busto Arsizio (VA)
Oggetto: ISTANZA DI SOSPENSIONE PROCEDURA DI LICENZIAMENTO INDIVIDUALE AI SENSI DELL’ART. 45 DECRETO LEGGE
“recante misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” elettivamente domiciliato per il presente procedimento presso lo studio legale Avv. Roberto Colicchia sito in Reggio Calabria alla Via Risorgimento Prol. 66, dal quale è difeso e rappresentato come da procura in calce al presente atto
PREMESSO
1) che all’istante è stato notificato LICENZIAMENTO INDIVIDUALE CON DELIBERAZIONE DEL 13/03/2020 per la valutazione professionale negativa del periodo di prova, durante la PANDEMIA CORONAVIRUS.
2) che l’istante si riserva sin da adesso di contestare nel merito detto provvedimento perché iniquo e illegittimo. Infatti a sostegno di tale assunto si espone come il parziale iniziale del periodo di prova è stato notevolmente pesante sotto l’aspetto psichico, considerato che era la priva vera esperienza lavorativa. L’azienda ha inserito il sig. xxx anche se con la coadiuvazione di una tutor, in un ambiente lavorativo delicato come quello di Medicina Broncopneumologia. Si specifica come il sig. xxx, non partiva da “zero” come preparazione professionale, certamente non poteva in 3 mesi riuscire a coprire il ruolo di infermiere integralmente in tutte le sue mansioni e accortezze lavorative. Sembra alquanto sproporzionato il provvedimento emesso, poiché in atto esisteva un fenomeno epidemiologico in espansione, come risultante nei messi successivi, tale da segnare profondamente il reparto lavorativo sulla necessità di nuovo personale e non all’inverso.
Si ribadisce come l’istante ha da sempre lavorato e esercitato la professione in maniera diligente, con la paura iniziale di chi si avvicina al mondo lavorativo della sanità.
3) che il Decreto Ministeriale “Cura Italia”, all’art. 45 specifica che vengono sospese le procedure di licenziamento in corso dal 23 Febbraio, per giustificato motivo da parte del datore di lavoro ******** Si chiede a Codesta Azienda IN VIA PRINCIPALE di voler sospendere il provvedimento di licenziamento già in essere dal 13 febbraio ca, alla luce del Decreto “Cura Italia”.
IN VIA SECONDARIA, si chiede di valutare secondo la disciplina post riforma Fornero (La Riforma Fornero Legge n. 92/2012) la possibilità di REVOCA DI DETTO PROVVEDIMENTO DI LICENZIAMENTO NEI 15 GIORNI DALLA PRESENTE CONTESTAZIONE (al punto 2 di detta istanza). Soltanto per maggiore chiarezza, sarebbe di giustizia dare più tempo ad un neolaureato che si inserisce con volontà e passione, in tale ambito professionale, valutando che lo stesso da Febbraio 2020 in seguito, ha coscientemente fatto proprie le sue mancanze ed ha ribaltato le difficoltà lavorative iniziali.
Cordialmente, Reggio Calabria, 17/03/2020 Avv. Roberto Colicchia