Coronavirus: sono 3 i vaccini in dirittura d’arrivo
Oltre al vaccino della Pfizer-Biontech, prossimo all'autorizzazione, anche l’americana Moderna e la tedesca Curevac stanno affrontando la terza e ultima fase della sperimentazione clinica e tutti e tre sono vaccini a Rna.
Oltre al vaccino della Pfizer-Biontech, prossimo all'autorizzazione, anche l’americana Moderna e la tedesca Curevac stanno affrontando la terza e ultima fase della sperimentazione clinica e tutti e tre sono vaccini a Rna.
La tecnologia adottata dai colossi farmaceutici è ovviamente una delle più innovative e avanzate ed è basata sulla sequenza del materiale genetico del nuovo coronavirus, ossia l'acido ribonucleico (Rna) come messaggero molecolare (mRna) che contiene le istruzioni per costruire le proteine del virus.
Lo scopo è quello di somministrare direttamente l'mRna che produrrà una proteina contro la quale si vuole scatenare la reazione del sistema immunitario.
La proteina specifica, denominata Spike, è utilizzata per agganciare e invadere cellule sane e per produrla si trasportano le istruzioni con minuscole navette di lipidi.
La Proteina Spike è ben conosciuta perché il sistema immunitario umano la riconosce e, quando accade, stimola la produzione di cellule che che producono anticorpi e di altre cellule specializzate nel distruggere quelle infette.
L'immunologo Anthony Fauci direttore dell’Ente statunitense di ricerca sulle malattie infettive (niaid) con cui collabora la Moderna, ha osservato che la nuova tecnologia basata sull’RNA “funziona nell'indurre la risposta immunitaria” ed è la stessa usata anche per la realizzazione del vaccino della Moderna pertanto si potrebbe sperare a breve nella distribuzione di 2 vaccini.
I tre vaccini basati su l'RNA si trovano tutti nella terza fase di sperimentazione. Nella prima fase, dopo tutta una serie di test pre clinici effettuati in laboratorio si passa alla sperimentazione sull’uomo coinvolgendo un piccolo gruppo di volontari sani (20/100) cercando risposte sulla sicurezza. Nella seconda fase, dati i risultati positivi della prima si coinvolge una platea più ampia (100/500) cercando la risposta sugli eventuali effetti. Infine nella terza fase la sperimentazione coinvolge numeri molto grandi (1000/5000) e cerca le risposte sull'efficacia.