Cosa ci aspetta dopo il “Lockdown 2”

I politici parlano con la “lingua biforcuta” con cui li avrebbe marchiati un Navajo di Tex Willer. Non tutti, perché soprattutto il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, a dispetto del “populismo di Sinistra” con cui viene spesso etichettato sta dimostrando un “parlar chiaro” e senza le ansie che hanno contraddistinto altre Regioni.

Cosa ci aspetta dopo il “Lockdown 2”

Oramai è chiaro alla maggioranza tanto del Paese quanto degli elettori (e, oso dirlo, persino alla maggioranza dei giovani sotto i 35 anni e, sicuramente, egualmente sotto i 25, escluse poche frange minoritarie che fanno tanto alterare…) che siamo alla vigilia del temuto, ma attesissimo (dal Popolo Italiano, dato quasi sempre per “scontato”) secondo lockdown. Per alcuni lati peggiore (forse, più tempo) per altri sicuramente più allegro perché meglio organizzato (dai singoli come dalla collettività).

I politici, invece, parlano con la “lingua biforcuta” con cui li avrebbe marchiati un Navajo di Tex Willer. Non tutti, perché soprattutto il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, a dispetto del “populismo di Sinistra” con cui viene spesso etichettato sta dimostrando un “parlar chiaro” e senza le ansie che hanno contraddistinto altre Regioni.

Occorrerebbe semmai interessarsi del dopo: della rivolta sociale che non potrà che seguire. Dopo il primo lockdown abbiamo avuto l’antirazzista, da noi un po’ sbracata (ora si sta riprendendo) e in Europa quanto mai “esterofila” e poco originale – ma, negli USA, sembrerebbe argomento serio e lo sta diventando anche da noi, finalmente.

Occorrerebbe anche occuparsi delle possibili riforme, in “proposta”, come in una novella stagione degli Anni Settanta avanzati (ma senza il finale amaro, con questa gioventù?), ma non è questa la sede.

Che rivolta sociale potrebbe esserci? Il bello è che è annunciata, a 150 anni dalla Comune di Parigi. E’ mondiale, ma il centro del Cristianesimo è solo uno: Roma (la “Suburra”). RU486; Disforia di Genere; Eutanasia. Proposte, più che proteste. Ma il Papa, che gioco vuol giocare se non quello di Philippe Egalité? Fortuna sì ha il “comma d’Alema” in Costituzione italiana!

Lorenzo Proia