Covid: Cia, proroga Ue aiuti di Stato necessaria per agricoltura

La Cia-Agricoltori Italiani chiede al Governo di ratificare subito la proposta dell'Europa l'stensione a fine dicembre 2021 e aumentare i massimali per le imprese del settore a 200 mila euro.

Covid: Cia, proroga Ue aiuti di Stato necessaria per agricoltura

Un passaggio necessario e quanto mai sollecitato e atteso, vista la crisi economica che sta investendo anche il settore agricolo a causa del perdurare della pandemia. Questo il commento di Cia-Agricoltori Italiani alla proposta, da parte della Commissione Ue, di prorogare il quadro temporaneo degli aiuti di Stato al 31 dicembre 2021 con l’aumento dei massimali per le imprese, fino a 200 mila euro per le aziende agricolture.

Per Cia, infatti, il progetto inviato per consultazione agli Stati membri, arriva a sbloccare un processo di reale sostegno economico alle aziende che dall’agricoltura al florovivaismo, senza parlare del comparto agrituristico, restano alle prese con perdite ingenti di fatturato ed estremo bisogno di liquidità per effetto delle restrizioni anti-Covid.

Del resto, sottolinea Cia, alla proroga dello stato di emergenza, non poteva che seguire, ascoltati anche i feedback degli Stati, la proposta da parte della Commissione Ue di revisione ed estensione del quadro temporaneo di aiuti vigenti, al fine di garantire in ogni Paese, l’effettività applicabilità delle misure di sostegno già previste, dando, quindi, seguito ai relativi pagamenti. In gioco con il testo di Bruxelles, il raddoppio dei massimali da 100 a 200 mila euro per le aziende attive nella produzione primaria di prodotti agricoli, ma anche come ipotizzato, la conversione degli strumenti rimborsabili concessi (inclusi i prestiti) in sovvenzioni dirette, anche in una fase successiva.

Non c’è tempo da perdere, torna a ribadire Cia-Agricoltori Italiani che ora auspica rapido accoglimento da parte di tutti gli Stati membri, perché si possa passare subito alla ratifica. L’obiettivo è sempre quello di dare risposte concrete a tanti imprenditori agricoli che, ormai da quasi un anno di pandemia, hanno dimostrato di non arrendersi, assicurando il necessario approvvigionamento di cibo sano e di qualità.