Covid fa crollare investimenti, prestiti e richieste di mutui
Indagine di Consumerismo evidenzia che gli italiani sono sempre più “formiche”, con emergenza sanitaria accumulano soldi su conti correnti, depositi +11% nel 2020.
Con il Covid gli italiani non si indebitano più e si trasformano in “formiche”, accumulando soldi sui conti correnti in attesa di tempi migliori. Lo afferma una indagine di Consumerismo No Profit, che ha messo a confronto i dati dei vari istituti finanziari e di ricerca, svelando come l’emergenza sanitaria abbia avuto effetti dirompenti in tema di risparmio.
“Dai dati raccolti emerge chiaramente come le famiglie italiane siano sempre più restie a chiedere finanziamenti sia per l’acquisto di beni durevoli sia per i mutui – spiega Roberta Rossi Gaziano, contributor in Investimenti Finanziari e Analisi Prodotti per Consumerismo No Profit - Il nuovo anno si è aperto con una contrazione del numero di richieste di finanziamenti da parte delle famiglie italiane: a gennaio i mutui immobiliari segnano un -6,6% su base annua, mentre i prestiti nel complesso vedono un calo pari a -13,1% rispetto al corrispondente mese del 2020; i prestiti personali crollano addirittura del -27,1% su gennaio 2020. Non va meglio per il mercato delle obbligazioni, che secondo l’Abi a dicembre 2020 ha chiuso con una contrazione del -8,6% su base annua”.
Un atteggiamento sempre più pauperista delle famiglie italiane che continuano ad accumulare soldi sui conti correnti, con i depositi che raggiungono quota 1.737 miliardi di euro e una crescita annua del +11% (+160 miliardi di euro).
Solo i depositi delle famiglie consumatrici sono aumentati di 66 miliardi tra dicembre 2019 e dicembre 2020: in sostanza in un solo anno e per effetto del Covid ogni singola famiglia italiana ha risparmiato in media 2.538 euro – spiega Consumerismo – A farne le spese i consumi, che hanno subito una drastica riduzione, e gli investimenti, con gli italiani che preferiscono accumulare soldi sul conto corrente rinunciando ad investire il proprio patrimonio.