Banche, risposta alle prime segnalazioni dei cittadini su attuazione Decreto CuraItalia
La scorsa settimana, Carla Ruocco, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, ha lanciato l’invito ad indirizzare segnalazioni concrete, in merito alla reale applicazione della normativa coronavirus sulla sospensione dei mutui e l’accesso al credito delle PMI, per poterne monitorare e sostenere l’esecutività per famiglie ed imprese.
La mail dedicata: com.banche@camera.it, creata appunto con la finalità di raccogliere casistiche concrete, ha ricevuto numerosi messaggi che continuano a giungere ciascuno con la propria problematica specifica.
Innanzitutto, numerose sono le segnalazioni provenienti da paesi e località di piccole dimensioni legate all’inaccessibilità: sportelli bancari chiusi, nessuna risposta al telefono ne’ via mail, invito a raggiungere filiali lontane nonostante il divieto di circolazione.
Le maggiori problematiche si riscontrano sui mutui: il decreto del Governo prevede la possibilità di sospendere il pagamento delle rate per i soli mutui prima casa e non per i mutui stipulati per finalità diverse (ristrutturazioni, liquidità, seconde case) e ciò è stato segnalato da molti cittadini come una difficoltà. Sempre riguardo ai mutui, per l’80% circa delle persone che hanno scritto, è stato impossibile ottenere quanto previsto dalla legge: i referenti di banche e finanziarie, quando faticosamente raggiunti, hanno obiettato di non avere a disposizione procedure, di attendere circolari operative, tergiversando con varie giustificazioni e creando anche un clima di forte incertezza. Inoltre, in alcune situazioni, le banche hanno applicato costi non prevedibili dal cittadino.
Le banche e le finanziarie, citate con specifici riferimenti, hanno continuato ad incassare le rate del mutuo del 31 marzo, anche in mancanza di liquidità sui conti correnti, andando così contro le disposizioni di legge, e ciò ha creato problemi di liquidità tanto alle famiglie quanto alle imprese.
I titolari di piccole e piccolissime imprese (che costituiscono il 98% del tessuto imprenditoriale del nostro Paese), professionisti, commercianti e tutti coloro che normalmente accedono al credito per la propria attività, sono particolarmente preoccupati di essere segnalati in Centrale rischi come “cattivi pagatori”. E’ concretamente prevedibile che queste persone, alla conclusione del lockdown e alla ripresa delle attività, non troveranno nessuna banca disposta a dare loro il credito necessario per ripartire e, molte aziende saranno perciò costrette a chiudere. Per ovviare a questo grave rischio si richiede a banche e finanziare di voler provvedere al rimborso di quanto inesigibile o laddove tecnicamente complesso, agire con immediatezza e segnalare in Centrale rischi l’errore, perché professionisti e imprese non ne abbiano danno.
La Presidente Ruocco segnala al Governo quanto emerso dal lavoro della Commissione, auspicando l’estensione della sospensione a tutte le tipologie di mutuo fondiario a sostegno delle famiglie e delle imprese e che le rate di mutuo vengano sospese ad immediata richiesta con una semplice comunicazione, così come già previsto dall’art. 56 del Decreto “Cura Italia” per le imprese.
Inoltre, nella consapevolezza che le micro e piccole imprese manifestano un forte bisogno di liquidità immediata a cui sono opposte vecchie, lunghe e pesanti procedure da quanto richiesto in queste prime battute, si ritiene auspicabile il blocco di prestiti e adempimenti fiscali fino a fine anno, oppure la previsione di aperture di credito a tasso zero per le PMI, garantito dallo Stato, restituibile a medio termine.
La Presidente, che annuncia prossime audizioni in merito, chiede alle banche di fare la loro parte nel quotidiano e rispondere con celerità alle richieste dei cittadini ed alle segnalazioni della Commissione.
Invita, inoltre, gli Amministratori delle Banche a prendere immediatamente in carico le richieste di sospensione di ogni tipo di finanziamento previsto dalla norma, ad adottare le relative procedure ed una comunicazione semplice e chiara con i correntisti nello spirito comune di sostegno alla economia di un Paese in stato di profonda difficoltà.
Accoglie con favore la proposta di legge elaborata dal sottosegretario Villarosa che prevede prestiti dello Stato a tasso zero e con lunga durata a famiglie ed imprese a sostegno di questa spaventosa crisi.