Da oggi niente tampone per le visite tra Lombardia e Svizzera
“La riapertura delle frontiere è arrivata giusto in tempo per il ‘Corpus Domini’, giorno di festività in Svizzera: già da stamattina abbiamo assistito sulle nostre strade alla pacifica invasione dei cittadini ticinesi”.
Così la Vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia Francesca Brianza commenta l’ordinanza che annulla l’obbligo di effettuare il tampone per le visite transfrontaliere brevi. Lombardi e svizzeri potranno visitare località oltreconfine entro i 60 km dal loro luogo di residenza, con il limite della permanenza massima di 24 ore.
“E’ una grande boccata d’ossigeno per i nostri commercianti e ristoratori già molto provati dalle chiusure prolungate e dalle restrizioni” - dichiara Brianza. “Ancora più in difficoltà - prosegue - sono stati gli esercenti di frontiera che hanno visto scomparire la loro clientela della vicinissima Svizzera, pure per colpa di regole che non hanno tenuto conto in alcun modo delle peculiarità anche economiche che caratterizzano i territori di frontiera”.
“Grazie all’ importante presenza della Lega al governo, di Matteo Salvini e alle nostre posizioni fortemente favorevoli alle riaperture - puntualizza Brianza - si è arrivati a questo provvedimento che rappresenta un passaggio fondamentale per la ripresa economica e il ritorno ai flussi turistici, ma anche un atto doveroso per ricucire una comunità di frontiera divisa solo da un confine”.
“Gli esponenti della sinistra che si attribuiscono questo successo - conclude - dimenticano quella che è da sempre la linea del Partito Democratico al governo: chiusure, arresti domiciliari per tutti, coprifuoco infinito, indipendentemente dal grosso miglioramento dei dati epidemiologici. Fortunatamente oggi ha vinto il buonsenso”.