Dpcm Natale, centro destra, discrimina la provincia
Gli amministratori di Centrodestra hanno indirizzato una lettera al Prefetto di Varese per farsi portavoce presso il Governo al fine di moficare il Decreto del Presidente del Consiglio. Riportiamo il testo integrale di tale lettera.
Una lettera, sottoscritta dalle forze di Centrodestra, indirizzata al Prefetto, per chiedere di farsi portavoce presso il Governo affinché venga rivista la norma sui divieti natalizi che impediscono di uscire dai confini comunali, anche quando si tratta di piccole realtà.
“Una norma assurda che non ha senso in territori come la nostra provincia, costituita per la maggior parte di piccoli e a volte piccolissimi comuni – spiegano i referenti Enti Locali dei partiti di centrodestra – gli amministratori non intendono rimanere con le mani in mano di fronte a un trattamento iniquo, che dividerebbe gli italiani in due categorie: i “privilegiati” delle poche grandi città del Paese e la stragrande maggioranza che vive in comuni di piccole e medie dimensioni”.
“Siamo perfettamente coscienti della necessità di mantenere le limitazioni dettate dalla contingenza, ma queste devono essere di buon senso. E i cittadini della provincia di Varese, uno dei territori più colpiti da questa seconda ondata di Covid, hanno dimostrato e stanno dimostrando grande disciplina e senso civico” concludono.
Di seguito, il testo della lettera:
Ill.mo Sig. Prefetto,
la presente per rappresentare la nostra contrarietà alla norma di cui all'articolo 1, comma 4, del DPCM 3 dicembre 2020, la quale impedisce ai nostri cittadini gli spostamenti tra comuni nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno.
Una previsione normativa che rappresenta un'evidente discriminazione ai danni di una cospicua parte della popolazione.
Infatti, se agli abitanti di medie e grandi città è consentito muoversi liberamente su territori molto vasti, i residenti dei centri minori non avrebbero la possibilità di spostarsi, magari di pochi chilometri, per incontrare i propri cari durante le festività. E questo solo perché separati da un confine comunale.
Moltissimi anziani, tra l'altro, rischierebbero di passare le feste in solitudine e questo rappresenterebbe anche un problema sociale di non scarsa importanza.
Ad un'intera provincia come la nostra, costituita da ben 138 comuni, riteniamo non possono applicarsi le stesse regole limitative che si applicherebbero alla sola città di Roma, pur avendo una superficie pressoché identica.
Comprendiamo le limitazioni dettate dalla contingenza, ma i cittadini della provincia di Varese, uno dei territori più colpiti da questa seconda ondata di Covid, hanno dimostrato e stanno dimostrando grande disciplina e senso civico.
Chiediamo, pertanto, che la S.V. si faccia portavoce nei confronti del Ministero dell'Interno e del Governo per rappresentare l'iniquità dell'attuale previsione normativa e la richiesta che la norma di cui all'articolo 1, comma 4, del DPCM 3 dicembre 2020, sia modificata consentendo ai cittadini lo spostamento su tutto l'intero territorio provinciale durante i giorni del 25, 26 dicembre 2020 e 1 gennaio 2021.
Cordiali saluti.