Draghi licenzia Arcuri e nomina l'alpino Francesco Paolo Figliuolo

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha deciso il cambio del commissario straordinario per l’emergenza Covid, solelvando Domenico Arcuri e nominando Francesco Paolo Figliuolo, Generale di Corpo d’Armata.

Draghi licenzia Arcuri e nomina l'alpino Francesco Paolo Figliuolo

Nel comunicato con cui la presidenza del Consiglio ha annunciato l’avvicendamento, Draghi ha espresso «i ringraziamenti del Governo per l’impegno e lo spirito di dedizione con cui» Arcuri «ha svolto il compito a lui affidato in un momento di particolare emergenza per il Paese».

Figliuolo, originario di Potenza, sposato, con due figli, è dal 7 novembre 2018 Comandante logistico dell’Esercito. Ha ricoperto molteplici incarichi: è stato Capo ufficio generale del Capo di Stato maggiore della Difesa, comandante del Contingente nazionale in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione ISAF e come Comandante delle Forze NATO in Kosovo. 

Con la nomina nei giorni scorsi del nuovo capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, il piano di vaccinazione vedrà attivi sia la Protezione civile sia l’Esercito e questo dovrebbe consentire di rendere omogenea su tutto il territorio nazionale la velocità del piani di prevenzione fino a raggiungere la quota di 600.000 vaccinazioni al giorno.

Avrà sicuramente inflito sulla scelta di sostiuire i vertici anche il fatto che sia la gestione commissariale nazionale diretta da Arcuri che la Regione Lazio guidata dal segretario Pd Nicola Zingaretti sono state coinvolte in inchieste per gli acquisti di dispositivi di protezione individuale. «Entro il 2021 - ha spiegato il procuratore della Corte dei Conti - porteremo a termine l'attività istruttoria sull'acquisto di mascherine, siringhe e di tutto ciò che è stato fatto e si continua a fare per contrastare l'emergenza Covid, sia da parte della gestione commissariale sia dalle altre stazioni appaltanti, come la Regione Lazio e altri enti locali». 

Arcuri non avrà di che piangere, resta infatti a capo di Invitalia, società del Tesoro per lo sviluppo delle imprese, dove è stato nominato nel 2007. In molti nei mesi scorsi avevano criticato il suo doppio ruolo, che necessariamente avrebbe dovuto impiegare a tempo pieno ogni risorse umane e di ore quotidiane.