Edilizia lombarda, dati in discesa a Varese nelle province lombarde

Feneal Uil: a Varese massa salari in diminuzione del 12%, Olimpiadi Milano Cortina grande occasione di rilancio.

Edilizia lombarda, dati in discesa a Varese nelle province lombarde

Le recenti dichiarazioni del Presidente di Ance Lombardia Luca Guffanti sullo stato di salute del settore edile vengono condivise da FenealUil Lombardia, attraverso le parole del Segretario Generale Enrico Vizza e da Riccardo Cutaia, Segretario Territoriale di Varese, Como, Lecco e Sondrio.

“In un momento come questo - sottolinea Vizza - in cui il mercato privato sta dando dei segnali di interesse, grazie soprattutto agli incentivi e super Bonus 110%, occorre una maggiore sensibilità da parte delle istituzioni Regionali e Locali nel sostenere, con meno vincoli e sistemi burocratici, gli interventi privati”.

Si auspica che il sistema delle regole venga messo in primo piano per sostenere le iniziative avviate: Rispetto del Contratto di Lavoro dell’Edilizia, rafforzamento delle misure sulla sicurezza e regolarità, confronto con le parti sociali della categoria dell’edilizia per la condivisione di protocolli operativi con le stazioni appaltanti, anche in occasione della grande opportunità data dalle Olimpiadi Milano- Cortina 2026. Sarà necessaria una cabina di regia con le OO.SS. delle categorie dell’edilizia, associazioni datoriali e regione Lombardia, se vogliamo che lo sviluppo dei prossimi anni abbia alla base un lavoro regolare, sicuro e rispettoso delle regole.

Per quanto riguarda il livello regionale, Riccardo Cutaia non ha dubbi: “Se il settore delle costruzioni in Lombardia, nei mesi da maggio ad ottobre, ha recuperato miracolosamente la perdita di massa salari dei mesi precedenti, rimane purtroppo un segno negativo nel territorio di Varese, Como, Lecco e Sondrio, come evidenziano le Casse Edili. Un dato che è certamente meno impattante di quanto si paventava, ma che indica un andamento negativo se raffrontato nel periodo 2018/2019. A Varese la massa salari registra un calo del 12%, mentre Como, Lecco e Sondrio riportano una flessione negativa pari a meno 11%, il numero degli operai scende invece del 3,2%. Le imprese iscritte registrano un calo del 4,8% a fronte di una diminuzione di ore lavorate pari al 12,6%”.

Su questa base, il segretario generale lombardo Vizza insiste sul Piano Marshall della Regione, auspicando che il piano da tre miliardi di Regione Lombardia ed il censimento delle aree dismesse, previsto dalla Legge Regionale n°18 del 2019 della Lombardia sulla rigenerazione Urbana, entrino nel concreto per tornare all’entusiasmo percepito negli ultimi mesi del 2019. Secondo le previsioni emerse dalla tavola rotonda “Edilizia: abitare con il covid-19”, nei prossimi 10 anni si prospettano sul territorio di Milano e Città Metropolitana, che storicamente ha sempre importato manodopera sia dai territori delle Province Lombarde che dal territorio nazionale, oltre 20 miliardi di investimenti in buona parte destinati all’edilizia privata.