Il Governo e le promesse di pulcinella sulla cassa integrazione
«La Regione ha approvato la cassa ad aprile, manca il numero di protocollo Inps per poterla ricevere. Disperazione insopportabile, chi può ci aiuti» e i venti lavoratori impossibilitati a lavorare sono ancora a mani vuote.
Il problema, in questo caso, riguarda una azienda che si occupa di pulizia e sanificazione a Malpensa e all'Allianz Stadium e impiega una ventina di dipendenti, ma potrebbe riguardare tante altre realtà che si sono trovate senza possibilità di lavoro a causa dell’epidemia di coronavirus e che ora subiscono i ritardi dell’INPS.
Questa vicenda, in particolare, è stata raccontata da Virgilio Maroso, figlio di quel Peo Maroso che fu la bandiera del calcio biancorosso in un appello pubblicato su Varesenoi: «Venti lavoratori aspettano la cassa integrazione da marzo. Vivo la loro angoscia, tutto è fermo all'Inps»
Come ci racconta Virgilio nel suo appello «La Regione ha approvato la cassa ad aprile, manca il numero di protocollo Inps per poterla ricevere. Disperazione insopportabile, chi può ci aiuti»
Le persone senza lavoro sono 21 ed erano impegnate tra l’aeroporto della Malpensa e e lo stadio della Juve a Torino e della tanto sbandierata cassa integrazione non hanno visto nemmeno l’ombra anche se nel sito dell’INPS c’è scritto "Importo finanziato", ma come al solito a bloccare tutto sono, come al solito, le supercazzole burocratiche e la pratica non è ancora stata “protocollata” dall'Inps.
L’azienda per cui lavorano non è in grado di anticipare i soldi della cassa integrazione e intanto, poiché risultano cassintegrati, non arrivano neanche i buoni pasto dei comuni.