Italia in ginocchio con la 'Shrinkflation' sui consumatori
Consumerismo No profit presenta esposto ad Antitrust: da alimentari a prodotti per la casa e cura della persona i produttori tagliano le quantità ma non abbassano i prezzi delle confezioni.
L’associazione dei consumatori Consumerismo No profit presenta un esposto all’Antitrust per il fenomeno, confermato oggi anche dall’Istat, denominato “Shrinkflation”, ossia la riduzione delle quantità dei prodotti confezionati venduti presso i supermercati, mantenendo inalterato il prezzo al pubblico.
Un trucchetto che consente enormi guadagni alle aziende produttrici ma di fatto svuota i carrelli e le tasche dei consumatori, realizzando una “inflazione occulta”.
“La riduzione delle quantità di prodotto nelle confezioni riguarda non solo il comparto alimentare, come merendine, succhi di frutta, biscotti, ecc., ma una moltitudine di beni per la cura della casa e l’igiene personale, dai detersivi ai dentifrici, passando per carta igienica e shampoo – spiega il presidente Luigi Gabriele, che ha definito il fenomeno “svuotacarrello” – Prodotti per i quali i prezzi di vendita rimangono inalterati nonostante le dosi e i pesi inseriti nelle confezioni subiscano una costante diminuzione”.
Per tale motivo Consumerismo No Profit ha deciso di presentare un esposto all’Antitrust chiedendo di accertare se tale pratica possa violare le norme del Codice del Consumo e realizzare una pratica commerciale scorretta, anche alla luce delle affermazioni dell’Istat che oggi, nel corso della puntata di Mi Manda Raitre, ha confermato l’esistenza di tale fenomeno nel nostro paese, e le ripercussioni economiche per le famiglie.
L’associazione attacca poi Federalimentare che oggi, a Mi Manda Raitre, tramite il Presidente Ivano Vacondio si è presa beffe dei consumatori, affermando che la riduzione delle quantità avviene nell’interesse degli utenti, allo scopo di salvaguardare la loro salute e combattere l’obesità. Non si capisce, tuttavia, come si possa tutelare la salute dei cittadini riducendo le quantità di carta igienica e shampoo venduti nei supermercati senza adeguare i listini al pubblico, e su tale aspetto dovrà ora pronunciarsi l’Antitrust chiamata in causa della segnalazione di Consumerismo.
L’associazione invita infine i consumatori a segnalare qualsiasi prodotto per il quale sia stata riscontrata una diminuzione delle quantità nelle confezioni, a fronte di prezzi inalterati, segnalazioni che verranno girate all’Antitrust per le indagini del caso.