Lanzo d’Intelvi: la Funicolare Lanzo-Santa Margherita è recuperabile e si può passare alla fase realizzativa.
Una delegazione di Infrastrutture Lombarde e della società di ingegneria 3TI Progetti incaricata di realizzare lo studio di fattibilità accompagnata da esponenti del Comitato per il Ripristino ha effettuato un sopralluogo su tutta la linea dismessa dal 1977 constatando l’ottimo stato di conservazione del sedime ferroviario.
Giornata importante ieri per la Funicolare Lanzo-Santa Margherita. Una delegazione di Infrastrutture Lombarde e della società di ingegneria 3TI Progetti incaricata di realizzare lo studio di fattibilità accompagnata da esponenti del Comitato per il Ripristino ha effettuato un sopralluogo su tutta la linea dismessa dal 1977 constatando l’ottimo stato di conservazione del sedime ferroviario. Ad accogliere in Comune i rappresentanti regionali il Vice sindaco di Alta Valle Intelvi Fabrizio Vitali. Sono già state realizzate le prospezioni e i rilievi sia sulla stazione a monte che quella a valle. I motori e gli ingranaggi saranno totalmente sostituiti così come le due carrozze. Le nuove avranno la stessa capienza di quelle originali (40 posti) ma viaggeranno a una velocità più che doppia (4 metri al secondo invece che 1,5). La portata teorica della funicolare salirà così a circa 400 passeggeri/ora con almeno cinque viaggi nei due sensi ogni 60 minuti. Lo studio è alle battute finali, a breve i consulenti contano di consegnare le risultanze alla Regione e se - come tutto fa credere – il verdetto finale sarà che la funicolare è recuperabile si potrà passare alla fase realizzativa. “Siamo quasi increduli – ha dichiarato il professor Adalberto Piazzoli, Presidente del Comitato – per questi sviluppi positivi. Abbiamo lottato per quasi trent’anni per far ripartire la funicolare e ora il risultato sembra a portata di mano. Se i tempi verranno rispettati – conclude Piazzoli - potremmo approfittare dei fondi messi a disposizione da Regione Lombardia nell’ambito della LR numero 9 del 4 maggio scorso per il rilancio dell’economia lombarda dopo la crisi Covid. Tra i 3 miliardi stanziati infatti c’è una voce specifica per lavori di ammodernamento della rete ferroviaria.”