Lombardia, in Regione approvato Pdl 144 per fondi e misure per RSA e medici
Emanuele Monti: “Emendamento presentato dalla Lega aumenta da 50 a 100 milioni di euro la dotazione finanziaria: intervento urgente per salvare il sistema sociosanitario lombardo duramente colpito dal Covid”.
Via libera in III Commissione Sanità al progetto di legge 144 che prevede maggiori risorse agli enti gestori delle RSA, forniture di DPI ai medici di famiglia e bonus economico dedicato ai medici specializzandi impiegati nella gestione della pandemia.
“Il progetto di legge, finanziato inizialmente con 50 milioni di euro, grazie al nostro emendamento porta lo stanziamento complessivo a 100 milioni di euro – spiega Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali - per dare risposte immediate in questo periodo emergenziale”. “Non si tratta solo di un sostegno alle RSA ma, grazie a un secondo emendamento della Lega, estendiamo l’incremento tariffario a tutto il comparto sociosanitario. Questo provvedimento garantisce inoltre una fornitura continuativa di dpi ai medici di famiglia e valorizza i tanti medici specializzandi che sono impegnati quotidianamente nella gestione dell’epidemia Covid con un bonus economico a loro dedicato”.
“Per quanto concerne il settore sociosanitario, come sappiamo, gli stakeholder hanno manifestato parecchie difficoltà nel sostenere i costi sanitari per la gestione dei propri ospiti a fronte delle disposizioni che li hanno costretti a riorganizzare le proprie attività erogative per un corretto utilizzo dei posti letto – aggiunge Monti -. Questo sforzo finanziario ingente ha messo in ginocchio gli enti gestori di cui l'85% è rappresentato da realtà no profit”.
“Viene introdotta altresì – continua Monti - una dotazione costante e continuativa di dispositivi di protezione individuale e di dispositivi medicali fino al termine della pandemia tramite le Ats per tutti i medici di medicina generale e per i pediatri di libera scelta. Un altro punto del progetto di legge introduce bonus specifici per i medici specializzandi impiegati nella pandemia. Viene, infine, prevista l’attivazione di contratti di lavoro flessibili, sottoscritti dagli enti di diritto pubblico del sistema sanitario regionale per far fronte ad esigenze straordinarie strettamente connesse con la gestione dell’epidemia”.
Cosa prevede il PdL 144: “Misure urgenti per la continuità delle prestazioni residenziali del servizio sociosanitario in emergenza, per il potenziamento delle dotazioni di protezione individuale e medicali a favore della medicina territoriale e delle R.S.A. e per il potenziamento dell'assistenza sanitaria in collaborazione con le Università sedi delle facoltà di medicina e chirurgia – modifica all'art. 3 della l.r. 4/2020”.
Incrementi tariffari
È previsto un incremento tariffario per singola giornata su posto letto occupato accreditato e a contratto per tutte le prestazioni rese e certificate mediante i flussi regionali, tenendo conto della riduzione del numero di posti letto occupati dovuta alla necessità di rispettare gli indirizzi regionali e nazionali per far fronte all’epidemia. Nello specifico, viene previsto un incremento tariffario forfettario pari a 12 euro.
Rifornimento DPI ai medici di medicina generale/pediatri libera scelta
Regione Lombardia, tramite le ATS territorialmente competenti, garantisce ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta una fornitura continuativa e costante di dispositivi di protezione individuale e medicali (mascherine chirurgiche), forniti dalla gestione commissariale e necessari per fronteggiare l’emergenza.
Collaborazione con il sistema universitario
Regione Lombardia collabora con le facoltà di Medicina e Chirurgia della università lombarde alla gestione dell’epidemia, tramite la messa a disposizione di medici specializzandi per tutte le attività necessarie alla sorveglianza e all’assistenza ai soggetti affetti da Covid-19. Ai medici specializzandi impegnati nell’emergenza pandemica Covid-19 è riconosciuta una premialità.
Contratti flessibili
Viene prevista l’attivazione di contratti di lavoro flessibili, sottoscritti dagli enti di diritto pubblico del sistema sanitario regionale, per far fronte ad esigenze straordinarie strettamente connesse con la gestione dell’epidemia.