Lombardia. Legge sosterrà le strutture lombarde penalizzate dalla pandemia”.

Sociosanitario, approvato in Giunta regionale il Progetto di Legge 

Monti (Lega): “Concretizzazione degli impegni assunti. Regione Lombardia sostiene gli enti gestori in questo momento di difficoltà”.

Milano, 3 novembre – “Lo avevamo promesso e a distanza di poco tempo possiamo dire di averlo fatto. Il Progetto di Legge sosterrà le strutture lombarde penalizzate dalla pandemia”.
Così Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone, in merito al Progetto di Legge approvato durante la seduta odierna della Giunta regionale riguardante il sostegno al comparto sociosanitario.

“Il pacchetto di misure – spiega Monti – impatterà in maniera positiva su tutte le strutture accreditate che nel corso di quest’anno hanno registrato una netta riduzione degli ospiti a causa della pandemia. Ad ogni RSA o RSD verrà riconosciuto un incremento della quota sanitaria di 8 euro al giorno per ogni posto letto occupato nel corso dell’emergenza e di 40 euro al giorno per ogni paziente Covid ospitato nel corso Fase 1. Le tariffe saranno quindi aumentate del 2,5% per tutte le strutture residenziali, semiresidenziali e per i centri diurni integrati, grazie allo stanziamento di 30 milioni di euro. Ulteriori 7 milioni verranno erogati a sostegno dei servizi di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) mentre 3 milioni sosterranno le cure palliative domiciliari, in aggiunta alle risorse del 2019”.

“Non solo misure di sostegno prettamente economico – aggiunge Monti – ma vogliamo sostenere anche in modo pratico gli enti gestori. La nostra proposta infatti intende garantire la fornitura periodica di tamponi antigenici rapidi e di dispositivi di protezione individuale a beneficio degli ospiti e degli operatori che quotidianamente operano all’interno delle strutture lombarde”.

“Nei prossimi giorni – conclude - partirà l’istruttoria in Commissione Sanità e sono sicuro che potremo migliorare ulteriormente questo PdL. Regione Lombardia si dota, in questo modo, di uno modello strategico di gestione della pandemia con l’obiettivo di sostenere in maniera concreta il sistema di offerta, garantendo al contempo il massimo degli standard di sicurezza agli ospiti e al personale sociosanitario”