Lonate, grande preoccupazione per la RSA dopo i 22 morti
La drammatica condizione degli anziani nelle case di riposo, sta scuotendo le coscienze di politici, sanitari e parenti dei degenti.
La scarsa disponibilità dei reagenti per completare le analisi dei tamponi a livello nazionale sta creando difficoltà, anche se di recente al Ccr, il Centro comune di ricerca della Commissione europea di Ispra sta collaborando a una ricerca europea nella di Geel in Belgio per un nuovo materiale di controllo che potrebbe migliorare e rendere più sicuri gli esiti dei test.
Sulla scarsità numerica di tamponi, si è espressa con una nota del 4 aprile, la Presidente della " Fondazione Centro Accoglienza Anziani Lonate Pozzolo Onlus" Rossi Enrica, che ha pubblicato un aggiornamento sulla gestione emergenza specificando: "Ieri a metà pomeriggio la notizia dall’ATS che potremo finalmente far partire una procedura di effettuazione dei tamponi anche per gli anziani con sospetta infezione da Covid 19", precisando che comunque era stato fatto quanto dovuto:
"Grazie anche agli aiuti e alle donazioni, i nostri operatori hanno sempre avuto la disponibilità di tutti i DPI di prevenzione necessari (mascherine, occhiali, guanti, camice, cuffia e copri scarpe).
Abbiamo proceduto ad una sanificazione di tutti gli ambienti una tantum e attivato la sanificazione giornaliera (e anche più volte al giorno) di locali e bagni comuni, comodini, spondine, carrelli ecc.. In questi giorni stiamo programmando con una ditta specializzata una ulteriore sanificazione di tutta la struttura, per ciascun piano e ambiente."
Il 10 aprile altra nota per ribadire ribadita la stessa richiesta, col nuovo aggiornamento:
"altri 5 decessi dall’ultimo aggiornamento. Complessivamente da marzo ad oggi sono 22 gli anziani deceduti, di cui 11 segnalati all’Istat sospetti Covid-19.
Come comunicato in precedenza abbiamo inserito nel portale SISS la richiesta di tamponi per i nostri anziani. L’obiettivo è effettuate i tamponi a tutti i nostri Ospiti."
Purtroppo i tempi sono quelli che sono:
gli esiti dei n.16 tamponi che avevamo effettuato sui nostri operatori in data 01/04/2020, sono pervenuti ieri pomeriggio 09/04/2020.
Nella stessa nota si fà presente la condizione degli infermieri:
Rileviamo che ancora un terzo degli operatori è in malattia.
La risposta di regione e ATS non si è fatta attendere:
In data 07/04/20 avevamo già inviato a Regione Lombardia la richiesta di accesso alle graduatorie nazionali che si sono formate per gestire l’emergenza degli Ospedali per sostituire infermieri e medici in malattia. Ieri è pervenuta la risposta del Direttore Generale dott. Gutierrez di ATS- Insubria, che ringrazio per il suo tempestivo interessamento, contenente una lista di medici ed un contatto della C.R.I per ulteriori fabbisogni di personale, richiesta da lui inviata anche al settore competente di Regione Lombardia per l’eventuale attivazione della Protezione Civile, se necessario.
La situazione di emergenza è stata segnalata pure ai vertici della sanità nazionale:
In data 08/04/20 la Fondazione ha presentato anche un esposto/segnalazione in ordine alla nostra situazione per un intervento immediato al Capo Dipartimento Protezione Civile- Commissario Straordinario Emergenza Covid19- Dott. Angelo Borrelli; al Ministro della Salute – On.le Roberto Speranza; al Presidente Regione Lombardia – Avv. Attilio Fontana; ad ATS Insubria; all’Assessore Regionale al Welfare –Dott. Giulio Gallera; e per conoscenza alla Procura della Repubblica c/o Tribunale Busto Arsizio. Nell’esposto in particolare si “chiede che le Autorità competenti in materia di igiene e sanità pubblica cui è indirizzata la presente, congiuntamente o disgiuntamente, dispongano immediatamente che siano effettuati i test diagnostici – tamponi faringei – per COVID19 su tutti gli Ospiti e tutti gli operatori presenti nella struttura della Fondazione Centro di Accoglienza per Anziani – Onlus.”
L'attenzione e l'impegno della struttura è massima:
Proseguiamo nell’impegno e con ogni mezzo e risorsa disponibile per migliorare la situazione.