Malnate, scarsità di vaccini
Dichiarazione ufficiale
LETTERA APERTA AI CITTADINI DI MALNATE DAL SINDACO BELLIFEMINE
Cari Concittadini,
Come Vostro Sindaco, ho deciso di scrivervi per informarvi di cosa stia accadendo circa la gestione dei vaccini antinfluenzali a livello locale.
Nel pieno della seconda ondata della pandemia, in un territorio estremamente colpito come quello lombardo, e nello specifico a Malnate, uno dei Comuni con più contagi della Provincia di Varese, la campagna antinfluenzale vede una scarsità di vaccini mai registrata. E parlo con cognizione di causa, dato che per tanti anni mi sono occupata a livello professionale di questo: non ho mai visto una situazione simile!
Lo scorso fine settimana siamo riusciti ad organizzare, con la sempre preziosa collaborazione di Medici di base, uffici comunali e associazioni di volontariato, la seduta della campagna antinfluenzale, se pur con molte limitazioni legate alla scarsità di vaccini. Pensavamo comunque di poter contare su nuove imminenti consegne e su nuove sedute per portare a termine tempestivamente le vaccinazioni. E invece? Invece il prossimo fine settimana i medici potranno vaccinare solo un numero limitato di pazienti per mancanza di vaccini.
Questa settimana, infatti, i medici aspettavano una nuova consegna di vaccini ma, ahimè, questa non è arrivata e non arriverà per il momento.
Interpellata telefonicamente ATS riferisce che forse, se siamo fortunati, i vaccini arriveranno a metà dicembre altrimenti alla fine del mese, il numero totale dei vaccini sarà comunque ridotto e non quello sperato o preventivato.
Come Amministrazione, a settembre abbiamo comunicato anche a mezzo stampa che eravamo pronti a sostenere i medici di base con la campagna antinfluenzale. Ci siamo incontrati come COC ed abbiamo messo a disposizione le palestre di via Libia, abbiamo chiesto la collaborazione della Protezione Civile, l'Associazione dei Carabinieri in congedo e SOS Malnate, ci siamo attrezzati per il materiale, la sanificazione, lo smaltimento dei rifiuti, i turni e gli avvisi alla cittadinanza.
Quando ci siamo incontrati la prima volta ad Agosto con i medici e poi con il COC ci aspettavamo di dover gestire grossi numeri di persone che avrebbero potuto essere vaccinate, abbiamo fatto sopralluoghi e ci siamo organizzati per evitare gli assembramenti, eravamo pronti a partire già da settembre come preannunciava il Governatore della Regione Lombardia. E invece? Invece l’inizio della campagna vaccinale è stato rinviato fino a metà novembre ed è inizia l'odissea: i medici hanno ricevuto i vaccini a scaglioni di 30 circa alla settimana per un totale di 100 - 150 dosi, chi è stato fortunato ha ricevuto 200 dosi.
Ma i vaccini disponibili sono per la maggior parte utilizzabili solo per gli ultra sessantacinquenni. E gli altri? Dove sono i vaccini da utilizzare per le persone a rischio che hanno meno di 65 anni? E i vaccini per tutte le persone con meno di 65 anni ma con patologie croniche come diabetiche, cardiopatie, tumori, immunodepressioni? Nessuno ai vertici del nostro sistema sanitario sa, o vuole, rispondere.
I medici di base si sono visti già nella prima consegna dimezzate le quantità rispetto al previsto ed ora non conoscono la data di consegna dei restanti vaccini spettanti. Tutto questo è quantomeno strano visto che proprio a livello regionale (ma anche nazionale e internazionale) era stata fatta la campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione antinfluenzale per poter effettuare, in caso di sintomatologia, una diagnosi differenziale da covid 19.
Vorrei poter far qualcosa per i tanti cittadini che mi chiamano e mi chiedono aiuto, vorrei far qualcosa per i medici che ingiustamente ricevono i rimproveri e subiscono le arrabbiature dei pazienti! Ho chiesto personalmente aiuto ad ATS per capire se presso i centri vaccinali fosse possibile effettuare la vaccinazione, hanno suggerito di far chiamare i cittadini direttamente al numero verde regionale per le prenotazioni. Ma nemmeno questa strada è percorribile, rispondono che i vaccini in provincia di Varese sono terminati. Raccolgo e riferisco lo sconforto dei medici di base che oltre a dover gestire tutti i problemi legati alla pandemia devono farsi carico anche di questo aspetto dovuto alla mala gestione della sanità lombarda.
Ma cosa posso fare io come sindaco? Chiamo, sollecito, ma non ho altre risorse o poteri per far fronte a questa situazione. I cittadini chiedono aiuto, i medici chiedono supporto ma dalla Regione non arrivano soluzioni! Vorrei chiamare il governatore di Regione Lombardia e chiedergli di venire a gestire il problema a livello locale. Vorrei dirgli di rispondere ai cittadini preoccupati perché qui a Malnate, zona di confine, i positivi sono tanti e vorrebbero almeno potersi vaccinare. Vorrei chiedergli di dare risposte certe e supporto reale ai medici di base. Noi amministratori, intanto continueremo a sostenere i nostri medici e i cittadini come possiamo e con i mezzi a nostra disposizione.
Attendiamo chiarezza e sostegno dalla Regione.
Irene Bellifemine, Sindaco di Malnate.