Manovra economica. Furlan (Cisl): “non parla di crescita e di progetto Paese”
"Se si trovano gli altri 600 milioni ci sono le condizioni per sedersi ad un tavolo e aprire la trattativa", ha affermato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.
In una intervista radiofonica a 24Mattino su Radio 24, la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha dichiarato "Noi abbiamo calcolato che come mimimo servirebbe più di un miliardo per poter rinnovare i contratti" della Pubblica amministrazione.
Furlan è tornata a sostenere che i 400 milioni aggiuntivi stanziati nella manovra dal Governo Conte non bastano: "Se si trovano gli altri 600 milioni ci sono le condizioni per sedersi ad un tavolo e aprire la trattativa", ha affermato. Il pubblico impiego "è stato 8 anni senza rinnovare il contratto. L'ultimo è già scaduto da due anni".
"E' attraverso la contrattazione che si guida, si gestisce il cambiamento. Non possiamo definire tanti lavoratori e tante lavoratrici, in particolare della sanità come eroi, e poi non stanziare le risorse per rinnovare un contratto ormai scaduto. Il governo è anche datore di lavoro, in quanto Stato verso 3 milioni di lavoratori e l'indifferenza verso il contratto non è ammissibile. Non lo permettiamo ai privati, figuriamoci allo Stato", ha proseguito Furlan.
La manovra economica di Conte "non parla di crescita, di progetto Paese", per questo "accanto" ad essa "dovremo discutere" con il governo "sul Recovery fund, di come utilizziamo le tante risorse europee per la crescita, il lavoro, per dare davvero un futuro al Paese". Lo ha affermato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, rimarcando inoltre che le risorse per le politiche attive del lavoro "sono del tutto insufficienti. Avremo bisogno di un confronto a tutto tondo".