Manovra, Nardi propone Canoni concordati e cedolare secca per affitti commerciali
La presidente della Commissione attività produttive della Camera dei Deputati, Martina Nardi, propone un “Emendamento al bilancio per aiutare concretamente i nostri commercianti e i loro locatari”
"Vista la grave crisi di tante imprese commerciali, soprattutto sui piccoli e medi esercizi, su bar, ristoranti, artigiani e industriali, è necessario trovare misure concrete per sostenerli in maniera strutturale, al di là degli aiuti che arrivano direttamente con i vari ristori. Per questo abbiamo studiato una proposta molto semplice: dare ai locali commerciali lo stesso trattamento riservato agli immobili in affitto alle famiglie con canone concordato e di conseguenza applicare la ritenuta d'acconto del 10% alle locazioni concordate commerciali”. Così la presidente della commissione Attività produttive della Camera, Martina Nardi, spiega il senso dell'emendamento alla legge di Bilancio a sostegno di canoni concordati anche nel settore economico presentato da tutto il gruppo Pd in Commissione Attività produttive.
“Oggi - sintetizza Nardi – nel settore non abitativo non è previsto il canone concordato che invece è presente negli affitti per le famiglie dove associazioni di inquilini e associazioni di proprietari di immobili concordano un canone a metro quadro inferiore a quello di mercato e con garanzie maggiori per chi affitta e per chi prende in affitto, tutte garantite dall’ente pubblico. E proprio per questo che chi affitta a canone concordato ha una tassa più bassa e fissa, cioè la cedolare secca al 10%. Si deve fare la stessa cosa anche per gli affitti commerciali, dove invece il canone concordato non esiste e molti negozianti non riescono a pagare finendo sotto sfratto. Ciò produce un duplice danno: viene meno un’attività economica e il locatario perde una fonte di reddito”.
“La mia proposta quindi è semplice - aggiunge - prevede che le associazioni delle imprese commerciali artigiane e industriali e associazioni dei proprietari di immobili concordino affitti a canone concordato e quindi più bassi del mercato. Tutti i locatari che avranno così stipulato un contratto concordato con un commerciante o un artigiano potranno avvalersi della cedolare secca con l’aliquota fissa del 10%". "In questa maniera - conclude la presidente Nardi - aiuteremo sia i locatari, che avranno un notevole sconto fiscale, sia i commercianti e gli artigiani che potranno pagare affitti molto più bassi di quelli che sono costretti a pagare oggi, nonostante spesso non abbiano la possibilità di lavorare a causa delle misure anti covid".