Morto don Fabio Baroncini, figura di spicco di Comunione e Liberazione

È morto a 78 anni uno dei grandi amici di don Giussani, che ha servito tutta la vita il movimento e la Chiesa.

Morto don Fabio Baroncini, figura di spicco di Comunione e Liberazione

Dopo una lunga malattia è morto questa mattina nella sua casa di Lecco don Fabio Baroncini, 78 anni. Il funerale si terrà mercoledì 23 dicembre 2020 alle ore 14.30 a Lecco, nella Basilica di San Nicolò, con un collegamento in streaming per dare modo ai fedeli di seguire la cerimonia.

Nato a Morbegno nel 1942, Baroncini era stato ordinato nel 1966. Cresciuto a Lecco, trasferito a Varese e poi per molti anni parroco a Milano a San Martino in Niguarda (Milano) e, sin dalla giovane età, un seguace di don Luigi Giussani, suo amico e maestro. Appassionato di canti, letteratura e montagna, è stato un punto di riferimento per generazioni di aderenti al movimento di Comunione e liberazione che trovavano in lui un punto di riferimento chiaro e affettuoso.

Laureato in teologia dogmatica, fin da ragazzo amico di Angelo Scola, era un appassionato della montagna e particolarmente delle Dolomiti, dove amava condurre in memorabili gite i ragazzi di Gioventù studentesca. Da anni era malato di una severa forma di Parkinson, che lo aveva costretto a una quasi totale immobilità. 

Don Giussani gli aveva fatto sperimentare una esaltazione della sua ragione nel rapporto con tutto; del primo incontro rimase fissa nella sua memoria una frase: «Panta dokimazete, to kalon katechete (1 Ts 5,21). Vagliate ogni cosa e trattenete ciò che vale». È un impegno che non lo ha mai abbandonato, contagiando chiunque incontrava della sua stessa passione per una fede ragionevole, capace di incontrare e valorizzare tutto ciò che di vero, bello e buono incontrava. In quanti tra di noi abbiamo potuto goderne!