Ospedale di Saronno: perplessità per le dichiarazioni del Direttore Generale dell’ASST Valle Olona
riceviamo e pubblichiamo
Hanno suscitato non poche perplessità le dichiarazioni del Direttore Generale dell’ASST Valle Olona, apparse recentemente sulla stampa. In merito alla seconda fase dell’emergenza Covid 19 ha dichiarato che il nostro Ospedale sarà l’ultimo a tornare alla normalità.
Cosa significa “non ragionare in termini di ripristino….non riavvolgere la pellicola di un film” ?
Mentre due Ospedali situati a pochi km di distanza uno dall’altro (Gallarate, già Covid free da diversi giorni e Busto) torneranno alla normalità con doppioni di specialità e con la conseguente positiva riduzione del disagio dei due Centri e delle zone limitrofe, Saronno ed i Pazienti del saronnese continueranno a sopportare il pellegrinaggio verso Busto e Gallarate –o altrove- non conoscendo la tempistica del ritorno alla normalità, che par di capire non sarà prima del prossimo autunno.
Facciamo notare che -da un giorno all’altro- Saronno è diventato Ospedale di cura solo per pazienti Covid con chiusura di tutte le attività sia di reparto sia ambulatoriali.
Il Personale ha ammirevolmente accettato il nuovo impegno, nonostante nessuna informativa scritta da parte della Direzione Generale, quantomeno dovuta per trasparenza e rispetto di tutti i professionisti e l’ha fatto con spirito si abnegazione e disponibilità tali da meritarsi l’elogio dell’Assessore al Welfare di Regione Lombardia.
Dopo due mesi in questa situazione il Direttore Generale non può limitarsi ad affermazioni del tipo “non mi sembra…restiamo nel campo delle chiacchere…” rispondendo agli articoli apparsi sulla stampa in merito al malessere ed alle lamentele del Personale medico ed infermieristico di Saronno.
Ben comprendiamo come non sia possibile prevedere con esattezza l’andamento della pandemia ma, forse, sarebbe più giusto e rispettoso sia nei confronti del Personale sanitario sia dei Cittadini che fanno riferimento al nostro Ospedale (180.000 persone appartenenti a 4 provincie) e che hanno permesso , con le loro generose donazioni, di acquistare 4 respiratori del valore di 133.000 Euro per il reparto di Terapia Intensiva, anticipare risposte precise in merito al futuro dell’Ospedale stesso e dire con chiarezza e trasparenza:
- quando il Personale potrà tornare alle attività svolte prima dell’emergenza Covid 19
- quando i Pazienti potranno recarsi presso il nostro nosocomio per le visite specialistiche, per partorire, per le cure oncologiche senza più sopportare i faticosi spostamenti verso Busto e Gallarate affrontando un disagio riservato ai soli cittadini del Saronnese. Dinnanzi alla domanda di salute non esistono Persone di serie A e Persone di serie B ed i disagi provocati dallo tsunami Coronavirus devono esser ripartiti in egual misura!!
- quando si potranno soddisfare tutte le prenotazioni per visite, interventi e ricoveri bloccati dall’inizio del mese di marzo.
I Cittadini e i Sanitari hanno il diritto sacrosanto di sapere.
E’ di fondamentale importanza dare risposte in tempi brevi perché, altrimenti, si corre il rischio di ritrovarsi con Personale che, stanco dell’incertezza del proprio futuro, decida di andarsene a svolgere la propria attività altrove, sguarnendo ulteriormente reparti già in sofferenza prima della pandemia.
Se, come già deciso da Regione Lombardia, nascerà un unico nuovo Ospedale al centro della provincia di Varese a Busto-Gallarate in sostituzione dei due esistenti e distanti soli 6 km, ci domandiamo perché il Presidio di Saronno ed i suoi utenti debbano esser pesantemente penalizzati dalla tragedia Covid pur essendo il riferimento sanitario del sud della provincia e di altri ampi territori delle provincie di Como, Monza Brianza e Milano.
Da ultimo ci chiediamo e chiediamo: cosa pensano e cosa hanno intenzione di fare il Sindaco di Saronno ed i Sindaci del vasto comprensorio saronnese che, lo ricordiamo, sono i responsabili della salute dei loro concittadini?
Ci aspettiamo risposte chiare ed iniziative concrete.
Il Comitato per la salvaguardia e il rilancio dell’Ospedale di Saronno