Rapporto Censis: Natale povero per 5 milioni di italiani

Il Secondo Rapporto Censis-Tendercapital sui Buoni Investimenti evidenzia che il 60?lla popolazione italiana ritiene che la perdita del lavoro, o del reddito, sia un evento possibile nel 2021.

Rapporto Censis: Natale povero per 5 milioni di italiani

Sarà un Natale povero per cinque milioni di italiani che hanno difficoltà a mettere in tavola un pasto decente, mentre 7,6 milioni di famiglie hanno avuto un peggioramento del tenore di vita. E' quanto emerge dal Secondo Rapporto Censis-Tendercapital sui Buoni Investimenti "La sostenibilità al tempo del primato della salute".

A causa dell`emergenza sanitaria 23,2 milioni di italiani hanno dovuto fronteggiare delle difficoltà con redditi familiari ridotti; 2 milioni sono già stati duramente colpiti nella prima ondata della pandemia; 9 milioni di italiani hanno integrato i redditi da familiari o banche.

Dal Rapporto Censis-Tendercapital sui Buoni Investimenti emerge una società in affanno, che a causa della pandemia vede ampliarsi le disparità. Così la sostenibilità sociale, che si intreccia con quella ambientale ed economica, in futuro non potrà più affidarsi al solo intervento dello Stato, ma dovrà contare sui buoni investimenti di una finanza capace di trasferire risparmi all`impatto sociale, con imprese che operano come una comunità.

Significativo il fatto che l'82,3% degli italiani sia favorevole a misure che impongono la permanenza in Italia di stabilimenti e imprese che producono beni e servizi strategici come ad esempio mascherine e respiratori, essenziali durante la pandemia. Come si evince dal Rapporto, inoltre, questo interesse si accompagna al protezionismo contro i prodotti di Paesi che non rispettano le nostre regole sociali e sanitarie: a dichiararlo è l`86% degli intervistati (88,3% tra le donne e 89,2% tra chi risiede nel Nord Est).

Il Rapporto evidenzia un più ampio gap sul fronte del lavoro femminile, con il 34,8% delle donne che lamenta un peggioramento del proprio impiego, mentre è il 23,9% degli uomini a dire lo stesso. Ai dati sulle diverse condizioni lavorative percepite, si aggiungono quelli sull'occupazione per cui con l'emergenza sanitaria persiste, e si è aggravata ulteriormente, la penalizzazione delle donne nel mercato del lavoro: infatti, nel secondo trimestre 2020, il tasso di occupazione delle donne è pari al 48,4% (-2,2% rispetto al 2019), mentre quello degli uomini arriva al 66,6% (-1,3%).

Per il 65,1% degli italiani una società sostenibile, che rispetta i diritti delle persone, è la priorità del nostro tempo e il valore arriva al 66,7% tra i laureati. Guai, allora, a promuovere la sostenibilità ambientale a suo scapito, danneggiando i più deboli economicamente: infatti, per il 76,4% degli italiani le misure di tutela dell`ambiente hanno penalizzato chi ha meno risorse ed il 53,2% (e' il 61,2% tra i bassi redditi, il 56,9% tra i millennial) è contrario all'introduzione di alte tasse per auto, moto e caldaie considerate inquinanti.

Infine, il 74,6% (80,4% tra i millennial, il 78,6% tra i laureati) è contro l`aumento dei biglietti dei mezzi pubblici per finanziare l'acquisto di mezzi non inquinanti.

Per il presidente del Censis, professor Giuseppe De Rita, "la coesione sociale è un presupposto della crescita, come un buon welfare. Farli sentire con le spalle protette, per salute e futuro dei figli, e' il modo migliore per rassicurare gli italiani, facendo ritrovare loro il gusto delle sfide. La pandemia ci lascerà una società impaurita, più diseguale, alla ricerca della crescita. Non sarà lo stato a debito a lenire le sofferenze, ci vorrà lo sforzo di tutti i soggetti, le imprese e i mercati".

Secondo il presidente di Tendercapital, Moreno Zani, "il 2020 è stato ed è tuttora un anno senza precedenti, con sfide estremamente complicate in termini sanitari ed economici. Non dobbiamo però dimenticarci delle conseguenze a livello sociale della pandemia, che rischiano di diventare davvero gravi: aumento delle disparità sociali, gender gap, paure e incertezze. Gli italiani indicano chiaramente che una società inclusiva, sostenibile, equa e' la priorità del nostro tempo, con grande sensibilita' sociale. Il rapporto presentato oggi evidenzia questi aspetti: con esso ci auguriamo di aver messo a disposizione un contributo utile per chi dovrà far fronte alle criticita' emerse con la pandemia".