Tradate, il rito del Faro, festa patronale di Santo Stefano
Rinnovato il rito dell'accensione prima dell'inizio della Santa Messa solenne in cui si ricorda e venera il primo martire cristiano.
Si è svolta questa mattina alle ore 11 la Santa Messa solenne nella Chiesa di Santo Stefano, ufficiata da Monsignor Bruno Marinoni, Moderator Curiae e Vicario episcopale per gli Affari Generali della Diocesi di Milano, insieme a Don Gianni Cazzaniga, prevosto della Comunità pastorale cittadina, e Don Marco Ciniselli, nuovo vicario parrocchiale ordinato lo scorso settembre.
Come da tradizione, all'inizio della Messa solenne in occasione della festa patronale di Santo Stefano, primo martire cristiano, si è svolto il "rito del Faro" con l'accensione di una sfera in ferro battuto eccezionalmente ricoperta e ornata con una croce di colore rosso, unitamente alle tre fiammelle rappresentanti lo Spirito santo.
I sacerdoti concelebranti hanno acceso questa palla, allocata a mezz'aria davanti all'altare maggiore, che si è bruciata velocemente. La tradizione popolare vuole che l'accesione ed il bruciare repentino sia un segno positivo, in vista dell'anno che sta per cominciare.
Alla cerimonia erano presenti i rappresentanti del Comune di Tradate, con il gonfalone, nelle persone dal Sindaco Giuseppe Bascialla e dal suo vice Franco Accordino.
La Comunità Pastorale Santo Crocifisso in Tradate ha così celebrato la festa dedicata al primo martire della fede cristiana, nel pieno rispetto della normativa per evitare la diffusione del Covid-19, facendo proprio il messaggio espresso da Monsignor Bruno Marinoni e dal prevosto Don Gianni Cazzaniga di "festeggiare Santo Stefano come un giorno positivo, che arriva subito dopo la giornata di Natale e nel quale cercare di riprendere forza e vigore in vista del nuovo anno".
Paolo Bossi